Omelia (05-11-2024)
Missionari della Via


Anche oggi è molto comune non fare attenzione alla priorità, staccando anche inconsapevolmente la fede dalla vita. Partiamo da piccoli momenti di infedeltà e finiamo per dimenticarci del Signore. Abbiamo letto nel Vangelo che le persone che rifiutano l'invito a cena non avevano da discutere sulle partite di calcio, ma dovevano fare cose utili: vendere una proprietà, badare agli animali e addirittura godere della propria famiglia. Cose importanti, certo, ma che erano diventate prioritarie, in assoluto. Può capitare anche a noi di sbagliare le priorità. Eppure Gesù è stato chiaro: «Senza di me non potete fare NULLA» (Gv 15,5), cioè tutte le cose che facciamo se non hanno Gesù al centro, passeranno e possono persino portarci a fallire. Assolutizzare ciò che assoluto non è ci porta a costruire sulla sabbia; sbagliare l'ordine delle priorità è come invertire i materiali di costruzione della casa; se alla base metto le tegole e non il cemento armato, cosa succede? Ecco, Gesù non viene per stroncare le gioie della vita ma per ordinarle. Gesù infatti ama tutto ciò che è umano e ci appartiene: anche lo sport, la bellezza, la gioia, l'amore che tanto cerchiamo, la salute che vorremmo avere, ecc... Gesù ci sta dicendo che Lui rende bella la vita e se non lo mettiamo al centro di tutte le nostre azioni non porteremo frutto. I nostri beni ci faranno schiavi, le cose che ci appassionano diventeranno strumenti di divisione e non di fratellanza, i nostri animali ci faranno simili a loro, la nostra famiglia sarà ricca di ipocrisia. Perciò, quando Gesù non ci vedrà arrivare perché troppo occupati, non ci lascerà perdere; continuerà a bussare al nostro cuore ma, al contempo, al suo banchetto inviterà i poveri, i sofferenti, coloro che non hanno nessuna ricchezza che sia prioritaria al bene che gli viene proposto, coloro che hanno intuito la sua importanza e sanno fare ricche le piccole cose; e perciò risponderanno con gioia!

«Gesù è venuto a renderci tutti beati e veramente felici: «Senza dubbio Gesù si è preso cura di esistenze al margine della società umana, prostitute, pubblicani, ma non soltanto di quelle, perché egli voleva prendersi cura dell'umanità in generale. Gesù non ha mai messo in discussione la salute, la forza, la felicità di un uomo per sé stesse, né le ha mai considerate un frutto marcio; perché, altrimenti, avrebbe ridato la salute ai malati, la forza ai deboli? Gesù rivendica per sé e per il regno di Dio l'intera vita umana in tutte le sue manifestazioni» (D. Bonhoeffer).