| Omelia (17-11-2024) |
| CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
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Astri cadenti ed il Figlio dell'UOMO Il capitolo 13 del vangelo di Marco, di cui il brano di questa domenica fa parte, rappresenta una discontinuità, è molto diverso dal linguaggio utilizzato in tutto il resto del vangelo, un linguaggio definito dagli studiosi apocalittico. Ma cosa significa veramente questo termine? Previsioni fosche sul nostro futuro? Tragedie che incombono sulla fine del mondo? Paura, angoscia? Gli esegeti ci dicono che il termine apocalittico significa svelare, togliere il velo da qualcosa che non riusciamo a vedere bene, che ci impedisce di vedere il senso di ciò che accade. Gesù al contrario ci sta dando una bella notizia: sta per nascere un mondo nuovo. Gesù ci sta dicendo: fate attenzione! Potete leggere in modo scorretto la storia, quella di allora e quella di oggi... Gesù racconta quello che accade da sempre nella storia dell'umanità: guerre, terremoti, carestie,... Non annunciava il futuro, ma il presente, che accade sempre, è sotto gli occhi di tutti. Ma vuole insegnarci a leggere il presente con lo sguardo di Dio. Utilizza immagini forti, che colpiscono l'immaginazione, immagini che erano ben comprensibili nel contesto della società e della cultura di quei tempi. Il sole si oscurerà: i popoli del medio oriente consideravano divinità gli astri del cielo. Queste divinità sono false immagini di Dio, il vero volto di Dio è rivelato da Gesù, dalla sua vita. La luna non darà più la sua luce, gli astri del cielo cadranno: quanti sacrifici offerti a questi falsi idoli da tutti i popoli, l'uomo che deve servire le divinità... Dio con Gesù si rivela andando incontro all'uomo, è lui il servo, non si devono più offrire sacrifici... Si oscurano le divinità del cielo: tutti questi astri sono finiti perché arriva la luce del vangelo. Sono finiti anche tutti i dominatori, imperatori, faraoni, re, satrapi,... si credono divinità, si fanno costruire statue, monumenti (oggi diremmo si esaltano su tutti i media...) ma alla prova dei fatti non sono nulla. Queste "stelle" non sono divinità, ogni oppressione dell'uomo deve scomparire. Il terremoto farà crollare tutti i regni di questo mondo, i poteri forti non guidano la storia, che rimane salda nella mani di Dio. Gli idoli cadono dal cielo: facciamo festa! Dio consegnerà il regno ad un personaggio con cuore umano, il suo regno non verrà mai distrutto. Gesù si presenta come questo Figlio dell'UOMO. L'unico modo per vincere il regno delle belve, è l'uomo autentico, secondo il disegno di Dio. Manderà gli angeli, da tutte le estremità della terra per riunire tutti gli eletti. Non è il giudizio universale: è il messaggio che consola tutte le comunità perseguitate, affaticate, demoralizzate, di allora e di tutti i tempi. Tutti verranno riuniti, tutti coloro che sono stati dispersi ritorneranno per il regno della pace, per sempre. Gli angeli non sono necessariamente esseri spirituali, sono tutti i mediatori della tenerezza di Dio, sono gli strumenti di Dio in favore dell'uomo. Il fico è l'ultimo degli alberi che mette le foglie, significa che è arrivata la stagione dei raccolti. Gesù ci dice: aprite gli occhi, il mondo nuovo avanza; una nuova primavera si sta avvicinando, occorre avere lo sguardo attento dell'agricoltore per cogliere tutto il nuovo che avanza, nonostante tutto. Il messaggio di Gesù è chiarissimo: non seguite le stelle cadenti; punta la tua vita sul regno del Figlio dell'UOMO. La mie parole non passeranno. Fidati di me, fidati delle mie parole.
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