Omelia (16-11-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 18,1-8 Come vivere questa Parola? In questa parabola sono due i temi che Gesù affida ai suoi ascoltatori e alla loro riflessione. Il primo è marcato esplicitamente dallo stesso evangelista Luca nell'apertura: "Gesù diceva una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai". Si tratta, quindi, della perseveranza e della fedeltà nella preghiera. Ma, ci chiediamo allora: cosa è la preghiera? Pregare non significa dire preghiere; pregare sempre non vuol dire ripetere formule senza smettere mai. Pregare è stare con Lui, vivere con Lui, abitare con Lui nel qui e ora. Pregare è come voler bene, c'è sempre tempo per voler bene: se ami qualcuno, lo ami giorno e notte, senza smettere mai. Basta solo che ne evochi il nome e il volto, e da te qualcosa si mette in viaggio verso quella persona. Così è con Dio: pensi a lui, lo chiami, e da te qualcosa si mette in viaggio verso Lui: «Il desiderio prega sempre, anche se la lingua tace. Se tu desideri sempre, tu preghi sempre» (sant'Agostino). Il secondo tema è costituito da un'altra, più sottile, ma altrettanto importante indicazione sulla preghiera, quella sulla certezza dell'ascolto da parte di Dio: pertanto si evince che la fiducia nella paternità di Dio è la radice della preghiera. Perché pregare? È come chiedere: perché respirare? Per vivere! Pregare è facile come respirare. «Respirate sempre Cristo perché è attorno a noi» ultima perla dell'abate Antonio ai suoi monaci, «In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17,28). Allora la preghiera è facile come il respiro, semplice e vitale come respirare l'aria stessa di Dio. E' possibile? Sì, è possibile. Non resta che allenarsi nel vivere alla Sua Presenza sviluppando la nostra capacità di amare e lasciarsi amare. Qualcuno c'è riuscito. «Alla fine della sua vita frate Francesco non pregava più, era diventato preghiera» (Tommaso da Celano). E ancora, di don Bosco si diceva: quando e come pregava don Bosco? "...La preghiera di don Bosco come uno spirito di raccoglimento, un'unione continua, cosciente con Dio nella trama di un vissuto vorticoso. Accostandolo, lavorando con lui, si erano convinti che egli vivesse ogni istante e ogni azione soltanto per Dio, con Dio, e che questa comunione interiore ispirasse e unificasse la sua operosa esistenza." (A. Giraudo, Don Bosco ci insegna a pregare)
|