Omelia (12-11-2024) |
Missionari della Via |
Siamo servi inutili. In che senso? Che non serviamo a niente? A noi verrebbe da pensare: "Allora che ci stiamo a fare suvvia! Non dico parole di riconoscenza, ma almeno di incoraggiamento". Invece niente: occorre che diciamo: siamo servi inutili. Perché? Perché così non montiamo in superbia. Anziché gonfiarci di orgoglio, rendiamo grazie a Dio per la possibilità di compiere il bene che ci ha dato. Anziché tenere a mente tutto ciò che abbiamo fatto, mettendolo sul conto degli altri (e rinfacciandolo a tempo debito), mettiamo in conto quanto Dio e gli altri ci hanno amato, e gioiamo unicamente del bene che abbiamo potuto fare e dare. Guardiamo al Signore: Egli, che è Dio, si è reso servo d'amore per noi e non ci rinfaccia tutti i doni che ci ha dato. Potremmo dire che è felice di amarci e la sua gioia è nell'atto stesso di amare. Impariamo dunque da lui, e che ci dia il dono dell'umiltà del cuore e della gratitudine. Mai potremo ringraziare abbastanza Dio per quanto ci ha dato e per il bene che, nel suo nome, abbiamo l'opportunità di compiere! «Gesù ci invita ad essere umili e porta l'esempio di un servo che ha lavorato nei campi. Quando torna a casa, il padrone gli chiede ancora di lavorare. Secondo la mentalità del tempo di Gesù, il padrone aveva tutto il diritto di farlo. Il servo doveva al padrone una disponibilità completa; e il padrone non si riteneva obbligato verso di lui perché aveva eseguito gli ordini ricevuti. Gesù ci fa prendere coscienza che, di fronte a Dio, ci troviamo in una situazione simile: siamo servi di Dio; non siamo creditori nei suoi confronti, ma siamo sempre debitori, perché dobbiamo a Lui tutto, perché tutto è suo dono. Accettare e fare la sua volontà è l'atteggiamento da avere ogni giorno, in ogni momento della nostra vita. Davanti a Dio non dobbiamo mai presentarci come chi crede di aver reso un servizio e di meritare una grande ricompensa. Questa è un'illusione che può nascere in tutti, anche nelle persone che lavorano molto al servizio del Signore, nella Chiesa. Dobbiamo, invece, essere consapevoli che, in realtà, non facciamo mai abbastanza per Dio. Dobbiamo dire, come ci suggerisce Gesù: «Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare» (Lc 17,10). Questo è un atteggiamento di umiltà che ci mette veramente al nostro posto e permette al Signore di essere molto generoso con noi. Infatti, in un altro brano del Vangelo egli ci promette che «si cingerà le sue vesti, ci farà mettere a tavola e passerà a servirci» (cfr Lc 12,37). Cari amici, se faremo ogni giorno la volontà di Dio, con umiltà, senza pretendere nulla da Lui, sarà Gesù stesso a servirci, ad aiutarci, ad incoraggiarci, a donarci forza e serenità» (Benedetto XVI). |