Omelia (18-11-2024)
Missionari della Via


Davanti alla fiducia di un centurione romano, cioè un pagano, Gesù si meraviglia e dice a quelli che lo seguono: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande». Come sarebbe bello se Gesù potesse dire questo anche di noi! Infatti, pur essendo cristiani, spesso manchiamo di fede. La nostra fede è spesso ridotta a un sentire molto superficiale: quante volte facciamo le cose di Dio solo se "lo sentiamo", come se ci dovesse sempre battere forte il cuore, un po' come quando inizialmente ci si innamora... Invece ci rendiamo conto che spesso non è così, che spesso siamo aridi, che non è sempre facile fare il bene, essere costanti nel cammino di fede, ma è proprio in questi momenti che noi dimostriamo al Signore quanto lo amiamo, quanto siamo a Lui fedeli... Altre volte riduciamo la nostra fede a un dare e avere con il Signore. Pensiamo che bastino le nostre preghierine per ottenere tutto quello che desideriamo. Riduciamo il nostro rapporto con Lui ad un prelievo al bancomat! Ma ci sono dei momenti nella vita in cui siamo chiamati a fidarci di Dio pur non comprendendo tante cose. Siamo chiamati a camminare dietro di Lui e non davanti a Lui! Siamo chiamati a dire: "Signore io so che quello che tu vuoi non sempre è quello che voglio io. E prego perché quelle volte che non si esaudiscono i miei desideri si esaudiscono i tuoi desideri, certo che in te tutto concorre al bene!"

«Gesù incrocia la fede di un centurione romano che pare avere una fiducia tale nei suoi confronti che gli fa dire espressamente: "Signore fai ciò che pensi essere il meglio, e fallo senza nemmeno che ce ne accorgiamo... Ecco una fede che non cerca segni, conferme, rassicurazioni. Ecco una fede che si fida al punto di dire a Gesù: "Non sono nemmeno degno che tu venga, basta che tu lo dica, che tu lo voglia, e sono certo che tutto cambierà". Gesù, per quest'uomo, riserva uno dei complimenti più belli del Vangelo: La pericolosità del contrario sta in un fatto molto semplice: una fede che cerca costantemente dei segni è destinata a durare tanto quanto il segno. La fede non è la somma di segni straordinari, ma una fiducia in Qualcuno che non di rado non dà alcun segno e chiede solo di continuare a fidarci di Lui» (don Luigi M. Epicoco).