Omelia (17-11-2024)
don Roberto Seregni
Potenza e gloria

Ogni giorno facciamo l'esperienza drammatica del conflitto tra il bene e il male. Percepiamo la fragilità e la bellezza dell'amore che ci abita, sentiamo in noi il desiderio di giustizia e di dignità, e mille domande ci abitano e ci inquietano. Oggi, mentre ci prepariamo quasi a chiudere questo anno liturgico, Gesù ci svela che la storia - quella del mondo, la mia, la tua - è nelle mani di Dio e che l'ultima parola su di essa sarà il suo trionfo. Tutto l'universo è orientato verso il trionfo della Croce e della Resurrezione. Questo è il fine ultimo: la vittoria della vita donata per amore. La sua potenza e la sua gloria sono quella della debolezza della Croce, dove il Figlio giunge al punto più lontano da Dio stesso, affinché nessuno si senta più lontano da Lui.
Nulla andrà perduto. Nessun gesto d'amore sarà dimenticato. La venuta del Signore non porterà distruzione, perché quella di Gesù, fino alla fine, è una buona notizia. I nostri cuori, stanchi e segnati dalla vita, non cadranno nel vuoto, ma saranno raccolti dal Veniente e consegnati nelle mani del Padre. Lui sa. Lui non dimentica. Non temere.

Ecco il legno piantato sulla collina.
Ecco il Germoglio a braccia spalancate.
È vicino.
È alla porta.
Forse sta già bussando...


don Roberto Seregni