Omelia (20-02-2006)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Uno della folla disse a Gesù: "Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. [...] Gesù interrogò il padre: "Da quanto tempo gli accade questo?". Ed egli rispose: "Dall'infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci". Gesù gli disse: "Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede".

Come vivere questa Parola?
Un padre disperato ricorre ai discepoli di Gesù perché preghino su suo figlio, affetto probabilmente da epilessia, ma per la mentalità del tempo - più tragicamente – ritenuto "posseduto da uno spirito muto". La loro preghiera tuttavia risulta inefficace. Cosa resta da fare a quel poveruomo se non rivolgersi direttamente a Gesù? Così avviene e il fanciullo viene guarito, liberato, non prima però che il Signore abbia messo il dito sulla piaga dell'incredulità della sua generazione. Un rimprovero aspro che riguarda tutti i suoi interlocutori. Ed ora anche noi.
Il Vangelo odierno infatti mette a nudo la nostra fede, ci provoca, suscita interrogativi in ordine alla qualità e allo spessore del nostro "fidarci" di Dio. Siamo come il papà del fanciullo epilettico che si rivolge a Gesù dicendogli: "Se tu puoi qualcosa, aiutaci"? Oppure professiamo la nostra fede attestando con la vita che "tutto è possibile per chi crede" poiché sempre, a tutti i costi, Gesù può e vuole salvarci?

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo luce di Spirito Santo per attizzare in me il fuoco di una fede viva, che bruci ogni mia fiacca incertezza e mi scaraventi fiducioso nelle braccia del Padre. Farò mio questo salmo sufi:

O Dio, chi si fa conoscere da Te così com'è, non rimane ignorato, chi cerca rifugio in Te non è abbandonato, chi si rallegra in Te è nella gioia e chi Ti chiede protezione è certo della vittoria.

La voce del Fondatore dell'Opus Dei
Illumina la vita con la fiamma della tua fede e incendia tutti i cammini della terra con il fuoco di Cristo che porti nel cuore. Non vi è altra strada, figli miei: o sappiamo trovare il Signore nella nostra vita ordinaria, o non lo troveremo mai.
Josemaria Escrivà