Omelia (21-12-2024) |
Missionari della Via |
L'incontro tra Maria ed Elisabetta è sovrabbondante di gioia. Maria era andata per servire e riceve, era andata per capire e viene capita. Qui vi è racchiuso un grande segreto: "il segreto della felicità!". Tutti cerchiamo la felicità e ci diamo da fare per trovarla. A volte pensiamo che sia legata alla salute e così appena la perdiamo siamo tristi; altre volte pensiamo sia legata al raggiungimento di un obiettivo ma una volta raggiunto, dopo un attimo di festa, subito ne sorge un altro; a volte pensiamo sia legata ad un legame affettivo, ma poi ci rendiamo conto che non ci basta... E allora, dove trovarla? Maria ce lo insegna: si è felici quando innanzitutto c'è Dio nella nostra vita, il solo che può appagare il nostro cuore fatto per l'infinito. E in secondo luogo Maria ci insegna che la felicità la si trova quando si cerca di regalarla a chi ci sta vicino, poiché: «C'è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35)! Infatti «il vero amore è un sentimento che, sebbene provochi dolore e ci faccia soffrire, ci rende felici. Ecco perché dobbiamo pregare Dio chiedendogli il coraggio di amare» (S. Teresa di Calcutta). Che Maria ci aiuti a non rinchiuderci nella ricerca egoistica del benessere e della felicità passeggera, ma a cercare e trovare quella vera, memori di queste splendide parole: «Sognavo che la vita fosse gioia. Mi son svegliato ed era servizio. Ho servito, e servendo ho trovato la gioia». «"Ecco, appena il tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo". Tutto è gioia. Ma noi cristiani non siamo tanto abituati a parlare di gioia, di allegria. Credo che tante volte ci piacciano più le lamentele! Ma non si può portare avanti il Vangelo con cristiani tristi, sfiduciati, scoraggiati; non si può. Questo atteggiamento è un po' funerario» (papa Francesco). |