Omelia (20-11-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 19,11-28

Come vivere questa Parola?

Gesù inizia il viaggio verso Gerusalemme dove soffrirà e morirà della morte più umiliante e crudele, per manifestare la sua gloria e la nostra salvezza. Nella parabola vediamo tre servi e, spesso, ci identifichiamo con il terzo, che vede nella figura del padrone (Dio) una persona rigida che fa paura, severa; invece Dio nella vita di tutti i giorni si presenta a noi con misericordia, dimostrandoci il Suo grande amore e invitandoci a seguirlo, con libertà di scelta, assumendoci le conseguenze delle nostre azioni. Poiché il suo amore per noi è libero e generoso, il suo desiderio più grande è che siamo felici di sentirci amati e amare anche noi senza condizioni.


« Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, per la tua volontà esistevano e furono create».


Parabola del Papa Francesco

«Ci ha amati», dice San Paolo riferendosi a Cristo (Rm 8,37), per farci scoprire che da questo amore nulla «potrà mai separarci» (Rm 8,39). Paolo lo affermava con certezza perché Cristo stesso aveva assicurato ai suoi discepoli: «Io ho amato voi» (Gv 15,9.12). Ci ha anche detto: «Vi ho chiamato amici» (Gv 15,15). Il suo cuore aperto ci precede e ci aspetta senza condizioni, senza pretendere alcun requisito previo per poterci amare e per offrirci la sua amicizia: Egli ci ha amati per primo (cfr 1 Gv 4,10). Grazie a Gesù «abbiamo conosciuto e creduto l'amore che Dio ha in noi» (1 Gv 4,16).

Lettera enciclica Dilexit nos, nº 1


Sr. Cleonice Lourenço - info@sanbiagio.org