Omelia (29-11-2024) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 21,29-33 Come vivere questa Parola? Gesù usa un'immagine semplice e concreta, quella del germogliare del fico, per aiutare i discepoli a comprendere l'importanza dei segni. Così come dall'osservazione del germoglio si può dedurre l'arrivo dell'estate, anche i segni nella storia e nella natura indicano l'avvicinarsi del regno di Dio. È un invito a non vivere con superficialità, ma a discernere ciò che accade intorno a noi. Gesù afferma che "non passerà questa generazione prima che tutto avvenga". Questa frase ha suscitato diverse interpretazioni. Alcuni pensano si riferisca alla distruzione di Gerusalemme (70 d.C.), mentre altri lo leggono come un richiamo per ogni generazione a essere pronta all'incontro con Dio. L'invito è a non rimandare la conversione e a vivere con prontezza il momento presente. Le parole: "Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno" sottolineano la perennità e l'assoluta verità delle parole di Gesù. Mentre il mondo visibile è destinato a mutare e scomparire, le promesse e gli insegnamenti di Cristo sono eterni e affidabili. Ciò che Dio ha detto rimane saldo, nonostante il tempo e le prove. Gesù invita i suoi discepoli, e anche noi oggi, ad osservare i segni dei tempi per riconoscere il compimento del regno di Dio.
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