Omelia (03-12-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 10,23-24

Come vivere questa Parola?

" Beati gli occhi" Sei volte si parla di occhi-guardare-vedere, tre volte di udire e tre volte di "ciò che" è visto e ascoltato, e che Gesù ha appena rivelato, cioè la sua comunione con il Padre. Questa beatitudine, più che ai discepoli, è rivolta agli occhi che guardano: ai nostri occhi. È una beatitudine legata al vedere, ma che implica l'ascolto. Vedere e ascoltare o meglio ascoltare per vedere: queste sono le due vie per entrare nel mistero di Gesù. In Gesù, noi scrutiamo le profondità di DIO e vediamo come siamo visti dal Padre il quale ci vede come figli nel Figlio. Allora però, prima di vedere Gesù ci è chiesto di lasciarci guardare da Lui, lasciarci amare da Lui, per assimilarci a Lui. Lasciamoci guardare per ritrovare la vita.


Signore abbiamo bisogno che ogni occhio che guarda e non vede, veda per avere la vita.


La voce di S. Ireneo

Al tempo stesso (il Verbo) ha reso visibile Dio agli uomini con molti interventi provvidenziali, perché l'uomo non venisse privato completamente di Dio, e cadesse così nel suo nulla, perché l'uomo vivente è gloria di Dio e vita dell'uomo è la visione di Dio. Se infatti la rivelazione di Dio attraverso il creato dà la vita a tutti gli esseri che si trovano sulla terra, molto più la rivelazione del Padre che avviene tramite il Verbo è causa di vita per coloro che vedono Dio.

Dal «Trattato contro le eresie» di sant'Ireneo, vescovo (Lib. IV, 20, 5-7; SC 100, 640-642. 644-648)


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