Omelia (08-12-2024) |
padre Paul Devreux |
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». Questo, il Signore, lo dice anche a me e a te. Ma mi raccomando; se capite che questo è vero, ditelo anche voi a tutti i vostri conoscenti. E' importante. Rallegriamoci e comunichiamo questa buona notizia. A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Tutti noi abbiamo trovato grazia presso Dio, tant'è vero che ci considera figli suoi. Ci ha voluti così come siamo e ci ama così come siamo. Questo è il mistero della fede e per questo non dobbiamo temerlo. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Ci rendiamo conto che abbiamo tutti, in quanto cristiani, questa vocazione di accogliere Gesù dentro di noi, nella nostra vita, per poi portarlo nel mondo? Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Signore grazie per questa tua disponibilità a regnare per noi, servendoci e aiutandoci. Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Lo stesso spirito che abbiamo ricevuto nel battesimo, nella cresima, e ogni volta che lo invochiamo. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Questo significa che praticamente è Dio che viene a stare con noi in Gesù! Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Questa frase ci lascia perplessi perché ci domandiamo perché, se nulla è impossibile a Dio, non ci evita tante sofferenze? Ma la via migliore per evitare tante sofferenze, sopratutto quelle causate dal nostro peccato, è quella di comportarci come Maria. Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei. E io cosa faccio? Accolgo con entusiasmo la venuta del Signore nella mia vita e la prospettiva di diventare fecondo? Maria grazie per la tua risposta. Donaci il tuo stesso entusiasmo e la tua fiducia in Dio. Auguri. |