Omelia (15-12-2024) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
Nelle terre selvagge (Christopher McCandelss) I. Si dice che qualcuno un giorno chiese allo scrittore francese François-René De Chateaubriand: "Quanto costa la felicità?" La sua risposta fu sorprendente: "La vera felicità costa poco. Se è cara non è di buona qualità". La letteratura ha sempre trattato il tema della felicità e molte storie terminano con un happy end. Ma che cosa si intende per felicità? Per il grande scrittore russo Lev Tolstoy sembra che ci sia uno "standard" della felicità quando nel famoso incipit del suo romanzo capolavoro Anna Karenina scrive: "Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo". Con queste parole voleva identificare la felicità con il soddisfacimento di certi bisogni essenziali come la sicurezza economica, una buona relazione affettiva con i membri della propria famiglia e con i vicini, la salute, etc. Invece i modi per essere infelici, dice Tolstoy, sono svariati, e variano da famiglia a famiglia. Tolstoy riprende il tema della felicità in un altro romanzo, "Felicità familiare". Una frase di questo romanzo è stata letta da Christopher McCandless in una scena del film "Into the wild": "Ho vissuto molto ed ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna, con la possibilità di essere utile alle persone che si lasciano aiutare e che non sono abituate a ricevere e un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità, poi riposo, natura, libri, musica amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità". II. Questa terza domenica di Avvento è detta "in gaudete", cioè della gioia. Il vangelo ci parla di varie persone che vanno nel deserto a chiedere a Giovanni Battista che cosa devono fare per essere salvi e cioè per essere felici. Il desiderio di salvezza, come il desiderio di amore, è lo stesso desiderio di felicità. Giovanni in modo sorprendente non propone ricette difficili o costose ma qualcosa di molto semplice: l'attenzione agli altri soccorrendo chi non ha come vestire o mangiare «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto»; non sfruttare gli altri e non spadroneggiare su di loro «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno». La felicità consiste nell'attenzione agli altri, nel condividerla con gli altri. III. In conclusione. Christopher McCandelss la cui storia vera è stata raccontata dal regista Sean Penn nel bellissimo film "Into the wild - Nelle terre selvagge", del 2007, era un giovane americano che dopo la laurea ha abbandonato la sua famiglia benestante per andare da solo in cerca della felicità e intraprese un lungo viaggio a piedi verso l'Alaska. Durante il viaggio fece vari incontri importanti con persone che si affezionarono a lui ma che lui puntualmente abbandonava per rincorrere la sua felicità. Giunto in Alaska, passò mesi a cibarsi di bacche e di quello che riusciva a cacciare finché un giorno, per errore mangiò erbe velenose. Isolato dal mondo, nella sua straziante agonia, poco prima di morire lasciò scritto in uno dei libri che aveva con sé: "LA FELICITÀ È AUTENTICA SOLO SE CONDIVISA". Christopher alla fine ha dovuto ricredersi e dar ragione a Tolstoy quando diceva nella sua "Felicità Familiare" che l'unica vera felicità nella vita è vivere per gli altri. Tutti noi, come Christopher, siamo alla ricerca della felicità. Anche noi se vogliamo essere felici, non dobbiamo pensare che questo ci costerà caro. Non si tratta di vendere l'anima al diavolo come fece Dorian Grey in cambio della bellezza e giovinezza, né di scendere a patti con Satana come fece Margherita per riavere il suo amore nel romanzo "Il Maestro e Margherita" di Bulgàkov. E non c'è neanche bisogno di andare in Alaska come si illudeva Christopher McCandless. La felicità è una cosa semplice. Sembra che il termine felicità venga dal greco "thele" mammella, e quindi legata all'immagine dell'appagamento del bambino che succhia il latte dal seno materno. Costa poco o niente, come una carezza, un sorriso, una buona parola. La felicità consiste in semplici gesti di attenzione e di amore verso gli altri. Se la felicità che cerchiamo è molto cara, allora stiamo attenti, perché come ammoniva Chateaubriand, possiamo stare sicuri che non è di buona qualità. (Ti ricordo che, durante l'Avvento, nella sezione dei commenti feriali troverai il mio commento al vangelo del giorno). ____________ Ti invito a guardare il videomessaggio settimanale di 30 secondi (in italiano, portoghese, inglese, francese e spagnolo) ispirato al Vangelo della Domenica, che puoi trovare (generalmente a partire da ogni mercoledì) sul mio profilo Facebook , Instagram e TikTok, sul mio canale Youtube e sul mio canale Whatsapp. Il testo del commento al Vangelo lo puoi trovare anche sulla mia WebPage. |