Omelia (23-02-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri. Come vivere questa Parola? Nella pericope evangelica di oggi, Gesù sottolinea l'importanza di relazionarsi coi "piccoli". E "piccoli" si può essere in tanti sensi! Da un certo punto di vista tutti lo siamo, perché deboli, limitati e bisognosi di comprensione e aiuto reciproco. Gesù in quest'ottica ha proclamato con forza la negatività dello "scandalo": quel dire o fare cose che, sostanzialmente, sono un inciampo alla "crescita" dell'altro e alla sua fede. E conclude, oggi, esortandoci anzitutto ad avere "sale" dentro di noi. Che cos'è il "sale" se non quel "recta sapere" che è essere interiormente "sapidi" di cose anzitutto rette, vere, buone? Sì, è il sale della sapienza: un dono dello Spirito Santo ma anche il frutto del nostro allenarci all'interiorità. In una società come la nostra in cui rumore e banalità sono continuamente occasione di estroversione, aver sale significa capacità di silenzio, di riflessione, di serena critica a ciò che d'insensato la macchina dei consumi inventa ogni giorno. E significa avere capacità di decisione a scegliere – costi quel che costi! – ciò che ci abilita ad amare con l'aiuto di quel Dio che il cuore saggio cerca in ogni momento. Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò in quiete spirituale a cogliere il nesso profondo e irrinunciabile tra l'aver "sale" ed essere in pace con tutti. È infatti proprio dal cuore sapiente capire quanto è stolto e distruttivo albergare risentimento, rabbia, malevolenza per non dire rancore odio e rifiuto dell'altro. O mio Signore, metti "sale di sapienza" nel mio cuore e fa' che niente e nessuno si opponga a quel "sapore di te" che mi sospinge in ogni momento alla riconciliazione, alla pace, all'amore. La voce di un Dottore della Chiesa Il vero sapiente è colui che ha lo spirito nel Cristo e l'occhio interiore levato verso le altezze. S. Ambrogio |