Omelia (01-03-2006) |
don Marco Pratesi |
Pellegrini verso la misericordia Apriamo oggi il cammino della quaresima, un tempo di esodo, di pellegrinaggio. Siamo chiamati a metterci in movimento per camminare verso Cristo nel deserto delle nostre povertà. Un cammino nel quale facciamo l'esperienza del tentatore, che ci spinge ora alle false esaltazioni dell'autosufficienza orgogliosa ora agli abissi della disillusione disperata. Camminiamo verso Gesù, il portatore della gratuità del Padre, per noi fonte della sua misericordia che, sola, ci sottrae all'uno e l'altro inganno. Come chi ama davvero, il Signore vuole la nostra crescita. La sua compassione non è sterile: chiede per noi - e per tutti - la vera crescita, il vero "sviluppo", materiale e spirituale. Ci occorre il pane del corpo, con tutto ciò che questo significa: lo chiediamo nel Padre Nostro. Digiuno ed elemosina sono, in special modo in quaresima, anche solidarietà con chi manca del pane. Per crescere abbiamo bisogno inoltre di quel pane che nutre lo spirito: uno sviluppo soltanto materiale sarebbe squilibrato, e rappresenta un dissesto, addirittura una rovina. La quaresima ci invita ad una particolare attenzione alla vita spirituale e alla preghiera come mezzo indispensabile di maturazione per una crescita integrale, secondo il cuore del Salvatore. Crescita integrale significa convertirsi, fare esodo, uscire da noi stessi per andare verso di lui, abbandonare la "volontà propria" per fare la volontà di Dio, non seguire le proprie voglie (cf. Sir 18,30) per andare incontro al desiderio di Dio su di noi: la nostra crescita fino alla misura della piena maturità di Cristo (Ef 4,13). All'offertorio: Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci ottenga un fruttuoso cammino quaresimale, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente. Al Padre Nostro: Con la preghiera che Gesù ci ha insegnato, chiediamo al Padre il pane per la vita del corpo e dello spirito: |