Omelia (17-12-2024)
padre Ezio Lorenzo Bono
SCRIVERE DIRITTO SULLE LINEE STORTE

Riflessione:
Il Vangelo sulla genealogia di Gesù può sembrare, a una prima lettura, strano e persino noioso. Ci si potrebbe chiedere: perché tutta questa lunga lista di nomi? Cosa vuole dirci l'evangelista?
Forse Matteo vuole ricordarci che la storia della salvezza non si realizza in un mondo ideale, ma nella nostra storia concreta, fatta di persone reali, imperfette e fragili. Nella genealogia di Gesù troviamo uomini e donne che non erano certo santi. Anzi, come ci racconta la Bibbia, molti di loro hanno commesso errori e peccati gravissimi. Eppure, Dio li ha scelti per portare avanti il suo piano di salvezza.
Un aspetto particolarmente interessante è la presenza delle donne in questa genealogia. Non era comune, all'epoca, includere donne nelle genealogie. Tuttavia, qui troviamo nomi come Tamar, Raab, Rut, Betsabea, e infine Maria, la donna tra le donne, culmine della storia della salvezza. Questo ci ricorda che Dio sceglie chiunque Egli voglia, senza fare distinzioni basate sulle categorie umane.
Qualcuno ha detto che se il mondo fosse governato dalle donne, sarebbe un posto molto migliore. Probabilmente, anche la storia della salvezza, se avesse avuto più protagoniste donne, sarebbe stata diversa, forse migliore.
La genealogia di Gesù ci invita a riflettere su un fatto essenziale: i nostri antenati hanno scritto la storia del passato, e ora sta a noi scrivere la storia del presente. Non dobbiamo nasconderci o sentirci inadeguati pensando di non essere all'altezza. Tutti i nomi che abbiamo ascoltato oggi sono di persone che hanno commesso errori, eppure Dio si è servito di loro. Ora tocca a noi.
Dio continua a scrivere diritto sulle linee storte della nostra vita. Nonostante i nostri fallimenti e limiti, possiamo metterci a sua disposizione con fiducia. Egli non cerca persone perfette, ma cuori disponibili.

Impegno:
Oggi, prenditi un momento per riflettere sulle "linee storte" della tua vita: situazioni in cui hai sbagliato, fallito o ti sei sentito inadeguato. Affida questi momenti a Dio, chiedendo che li trasformi in strumenti di salvezza e bene per te e per gli altri.
Inoltre, fai un gesto concreto di fiducia e disponibilità verso Dio: mettiti a servizio di qualcuno oggi, con un atto semplice ma significativo, come aiutare chi è in difficoltà, offrire una parola di incoraggiamento o pregare per chi ne ha bisogno.