Omelia (18-12-2024) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
Il terzo incluso Riflessione: Dio non estromette Giuseppe dalla vita di Maria. Anzi, come abbiamo sentito nel Vangelo di oggi, nella chiamata di Giuseppe, lo coinvolge a pieno titolo: gli dice di non temere, di prendere con sé Maria e di porre il nome a Gesù. Giuseppe non è il terzo escluso, ma il terzo incluso. Chi avrebbe potuto prendersi cura di Maria meglio di Giuseppe, se non colui che, dopo Dio, ne era innamorato più di tutti? Ecco il punto: "Dopo Dio". Giuseppe lo comprende e accetta di rimanere con Maria, sapendo di essere il secondo, dopo Dio. Sapeva che per Maria, oltre a lui, c'era solo Dio, nessun altro uomo. E proprio per questo, Giuseppe non si è sentito tradito né da Maria né da Dio. Per Giuseppe, Dio non è un concorrente, ma la ragione stessa del suo amore per Maria. Che bello sarebbe se anche noi capissimo questo nelle relazioni con le persone che amiamo: prima di essere nostre, loro appartengono a Dio. Noi possiamo solo entrare a far parte di questa storia d'amore, sapendo di venire sempre dopo Dio, non prima. Se lo comprendessimo, le nostre relazioni sarebbero più libere, più autentiche e meno malate. Non assisteremmo a tragedie come i femminicidi, ancora così frequenti, causati da chi considera l'altro una proprietà e non un dono. Grazie, Giuseppe, per essere rimasto accanto a Maria e Gesù. Avresti potuto scegliere un'altra donna; chissà quante ne avresti potute trovare. Ma hai scelto Maria, perché sapevi che non esisteva nessun'altra come lei. Anche Dio lo sapeva. Impegno: Oggi, rifletti sulle relazioni importanti della tua vita. Chiediti: riesco a vedere nelle persone che amo un dono di Dio, o le considero in modo possessivo? Dedica un momento alla preghiera, affidando queste persone a Dio, ringraziandolo per il dono che sono, e chiedendo la grazia di amarle con libertà e rispetto. Inoltre, compi un gesto concreto verso una di queste persone: una parola gentile, un atto di servizio, o semplicemente un momento di ascolto sincero. |