Omelia (05-03-2006) |
don Remigio Menegatti |
Le vie del Signore sono verita' e grazia (237) Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La prima lettura (Gn 9, 8-15) sottolinea il dono dell'Alleanza: Dio si impegna con tutta l'umanità, rigenerata dal diluvio, per proteggerla e farla crescere. Insieme offre all'uomo le sue parole come strade sicure per raggiungere la vera gioia e godere della pace che è affidata alla responsabilità dei popoli, come seme da far crescere. Il vangelo (Mc 1, 12-15) racconta in maniera molto sintetica ciò che avviene dopo il battesimo nel Giordano: Gesù si ritira nel deserto: nella preghiera prepara la sua missione, in continuità con la promessa di Dio. Il regno che lui annuncia è sempre nell'orizzonte dell'alleanza che il Creatore ha stretto con tutti gli uomini, e a cui rimane fedele nonostante le povertà e fragilità dell'uomo. Salmo 24 Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua verità e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Ricordati, Signore, del tuo amore, della tua fedeltà che è da sempre. Ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Buono e retto è il Signore, la via giusta addita ai peccatori; guida gli umili secondo giustizia, insegna ai poveri le sue vie. Il salmo sottolinea il valore delle strade che il Signore ha tracciato, e che insegna all'uomo per raggiungere la "casa" dove lui stesso abita. È la casa dove si conosce la verità, ovvero si incontra in pienezza l'amore con cui Dio si rivolge ad ogni sua creatura e soprattutto all'uomo, capace di risposte consapevoli e mature. Il fondamento, che rende ricca di speranza la preghiera del fedele, si trova nell'amore e nella fedeltà di Dio, che rimangono stabili nonostante tutto. Il Signore usa misericordia con l'uomo, quando questi si allontana dalla strada della vera gioia. Anche i peccatori possono confidare nella fedeltà di Dio, certi che lui non li abbandona, perché segue con amore ognuno dei suoi figli. Un commento per ragazzi Meglio il prodotto di marca, o quello "taroccato"? Meglio spendere un po' di più, prevedendo di andare sul sicuro, oppure accontentarsi e risparmiare? Al di là delle regole morali, questa è una domanda che ci si pone di fronte a tanti prodotti, soprattutto in uno dei settori che nonostante la crisi funzionano, come hi - tech. Ci sono cose per cui, anche se non funzionano al meglio, ci si accontenta; se altre ti "lasciano a piedi" nel momento giusto...sei davvero nei guai. Da poco tempo è sparito dalla circolazione uno che aveva attirato l'attenzione di tanta gente, accorsa a lui dalle città vicine per ricevere un segno di pentimento: il battesimo nelle acqua del Giordano. Tutti speravano che fosse il Messia promesso, e atteso da tempo. Adesso che non si sente più parlare di lui appare sulla scena uno che per alcuni versi gli assomiglia; per altri invece è quasi all'opposto. Anche lui, il nuovo arrivato, parla del "regno di Dio", insiste sull'esigenza di accogliere questo dono, quasi si trattasse di un'occasione unica, e per di più - sembra - a poco prezzo. Ci si può fidare? È un "prodotto nuovo", e senza garanzia, oppure alle spalle ha una "firma" che vanta una lunga esperienza e non teme concorrenza? Vale la pena seguirlo, o si rischia il "bidone"? Gesù può apparire privo di valide garanzie. Non ha alle spalle una scuola rabbinica che lo certifichi; non può contare su una formazione rigorosa tra gli Esseni, come invece poteva vantare Giovanni, "il battezzatore". Ha una riconosciuta esperienza solo come falegname. Eppure, chi ha la pazienza di ascoltarlo, la disponibilità di incontrarlo, la calma di riflettere sui suoi discorsi, di capire cosa sta dietro i gesti sorprendenti di perdono, e quelli affascinanti delle guarigioni,... arriverà a scoprire che quel falegname di Nazaret continua quella proposta di Alleanza che viene fin dall'inizio di una lunga storia: la storia della salvezza. Le sue parole sono un'eco a quelle di Dio, che promette un patto con tutti gli uomini, e si impegna a presentarsi "disarmato", perché "posa a terra" (sulle nubi... se stiamo alla concezione che Dio "abita i cieli") il suo arco, manifestando volontà di pace e rinunciando a distruggere l'umanità, nonostante le possibili ribellioni al suo amore. Lui, un uomo che cammina sulle strade della Palestina, può insegnare le strade per arrivare alla casa di Dio, e far conoscere, a chi è disposto a seguirlo, le vie e i sentieri che conducono alla gioia. Abbiamo scoperto che le parole e i gesti di Gesù non sono solo una delle strade possibili per incontrare Dio. Si tratta della strada migliore. In realtà, se ci pensiamo bene, lui ce lo aveva detto: "Io sono la via, la verità e la vita". Si tratta adesso di provare a percorrere questa strada, a seguire le indicazioni; e appaiono chiare. Un impegno della quaresima potrebbe essere quello di riprendere in mano il Vangelo, rileggere alcune pagine chiave, fissare alcuni punti che possono servire per cambiare in meglio la nostra vita. Prima ancora di rinunce, la quaresima può essere arricchita da scelte, da gesti da vivere: il primo è l'ascolto. Ascoltiamo Gesù per camminare verso il Padre, nella gioia. Un suggerimento per la preghiera Signore, sappiamo per esperienza che tu sei un "Dio paziente e misericordioso" perché nonostante le nostre colpe ancora una volta "rinnovi nei secoli la tua alleanza". All'inizio di "questo tempo che tu ci offri" ti chiediamo: "disponi i nostri cuori all'ascolto della tua Parola" perché attraverso il cammino quaresimale "si compia in noi la vera conversione" e incontriamo te che vivi e regni nei secoli dei secoli. |