Omelia (19-12-2024) |
padre Ezio Lorenzo Bono |
BLA BLA BLA Riflessione: Tra l'annunciazione della nascita di Gesù a Maria (e anche a Giuseppe, come visto nel Vangelo di ieri) e l'annunciazione della nascita di Giovanni Battista a Zaccaria, troviamo molte somiglianze. Lo stesso vale per le annunciazioni dell'Antico Testamento. In entrambe le annunciazioni - a Maria e a Zaccaria - appare l'angelo Gabriele, che inizia con un saluto e l'invito: "Non temere". Segue l'annuncio dell'arrivo di un figlio, l'imposizione del nome e la descrizione delle gesta che quel figlio compirà. Anche la reazione iniziale è simile: "Com'è possibile? Non conosco uomo," dice Maria; "Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni," esclama Zaccaria. Tuttavia, c'è una grande differenza: mentre Maria, dopo aver posto la sua domanda, pronuncia la sua straordinaria professione di fede - "Ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola" - Zaccaria invece ha bisogno di ulteriori conferme per credere. Per questo motivo, viene punito con la mutezza. In un certo senso, anche Giuseppe appare come "muto" nel Vangelo: non ci viene riportata alcuna parola da lui pronunciata. Possiamo immaginare che Maria, dopo l'annuncio dell'angelo, gli abbia raccontato ciò che era avvenuto in lei per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, però, probabilmente non le ha creduto subito, dato che aveva deciso di ripudiarla in segreto. Solo dopo l'intervento dell'angelo in sogno crederà. Questa mutezza, sia in Zaccaria che in Giuseppe, rappresenta la condizione di chi non crede o fatica a credere. Chi non crede non ha niente di vero da dire, e allora è meglio che rimanga in silenzio. Allo stesso modo, oggi vediamo tante persone che parlano, parlano, ma senza dire nulla di significativo. Fuori di Dio, che è l'unica Verità, tutto il resto rischia di essere soltanto un grande "bla bla bla". Impegno: Oggi, fai attenzione alle tue parole: sono davvero necessarie e piene di significato, oppure sono solo bla bla bla? Cerca di parlare meno e ascoltare di più, dedicando il tuo silenzio alla preghiera o alla meditazione. Fai anche un gesto concreto per dare peso alle tue azioni: mantieni una promessa fatta, porta a termine un compito importante o dona il tuo tempo a qualcuno che ha bisogno di sentirsi ascoltato. Lascia che il tuo parlare sia ispirato solo dalla Verità e dal bene. |