Omelia (20-12-2024)
padre Ezio Lorenzo Bono
NON TEMERE

Riflessione:
L'altro ieri abbiamo ascoltato l'annuncio a Giuseppe, ieri a Zaccaria, e oggi a Maria. Abbiamo già notato le somiglianze e le differenze tra questi tre annunci, ma oggi vogliamo soffermarci su un'esortazione comune che ricorre in tutti e tre: "Non temere".
A Giuseppe l'angelo dice: "Non temere di prendere con te Maria"; a Zaccaria: "Non temere, la tua preghiera è stata esaudita"; e a Maria: "Non temere, perché hai trovato grazia presso Dio".
Anche Gesù, quando appare nei racconti del Vangelo, dice spesso: "Non temete, sono io". E nella Bibbia, l'esortazione a non avere paura è ripetuta moltissime volte.
Eppure, nonostante questi continui inviti da parte dell'angelo, di Gesù e di Dio stesso, noi siamo spesso afflitti da timori e preoccupazioni, come se fossero una malattia cronica da cui non riusciamo, o forse non vogliamo, liberarci. Forse utilizziamo le nostre preoccupazioni come una sorta di precauzione, un modo per "soffrire a piccole dosi" il dolore di qualcosa che potrebbe accadere. Ci illudiamo che preoccuparci in anticipo ci aiuti ad affrontare meglio eventuali difficoltà, ma in realtà non facciamo altro che privarci della serenità del presente.
Passiamo gran parte della nostra vita preoccupandoci per cose che probabilmente non avverranno mai. Così non viviamo pienamente, ma "moriamo a piccoli passi". Come disse Paolo Borsellino: "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola."
Se Dio ci esorta continuamente a non avere paura, è perché ci invita a vivere nella fiducia e nella pace, sapendo che Lui si prende cura di noi. Oggi, Egli dice a ciascuno di noi: "Non temere, impara ad avere fiducia, come un bambino che si affida al proprio padre, sapendo che farà di tutto per proteggerlo."
Come ci ricorda il Vangelo: "Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!"
Chiediamo allora con fiducia che questo Natale ci porti pace e serenità. Affidiamoci al Signore, perché ci liberi dalla cattiva abitudine di vivere sempre nella paura e ci insegni a vivere con cuore fiducioso.

Impegno:
Oggi, fai un esercizio di fiducia: prendi una preoccupazione che ti affligge e affidala a Dio in preghiera, dicendo: "Signore, questa situazione è nelle tue mani. Mi fido di te."
Poi, scegli di compiere un gesto che trasmetta serenità a qualcuno vicino a te: una parola di conforto, un abbraccio, o un momento di condivisione. Lascia che la tua fiducia in Dio diventi una luce per chi vive nella paura.