Omelia (15-12-2024) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Commento su Lc 3,10-18 La parola gioia e la parola lieti sembrano percorrere le lettura di questa domenica, e persino Paolo invita i fratelli ad essere lieti ed amabili, a non angustiarsi per nulla . La letizia è diversa dall'allegria o dal giubilo, non si esprime con risate e feste ma ha fondamento sulla fiducia, sulla consapevolezza di essere accompagnati da Colui la cui pace "supera ogni intelligenza" Ma come perseguiamo noi la letizia? Come pensiamo di raggiungerla? Molte volte per averla ci inchiniamo ad un altro Dio a cui attribuiamo il potere di farci felici, di soddisfare ogni desiderio, di aprirci tutte le porte; ma il rovescio della medaglia è l'ansia di avere sempre di più, la paura di essere derubati, la mancanza di relazioni vere, la prigionia delle consuetudini, la schiavitù della forma, la mancanza di libertà per i compromessi necessari; questo Dio è il denaro che sembra condizionare tutta la vita dell'umanità Giovanni annunciando la venuta di un Altro ci da la misura della vera letizia: la condivisione. Le sue raccomandazioni sembrano semplici ma..... Si ho due tuniche ma..... una la tengo di riserva! Si ho da mangiare ma....un po' lo conservo per domani Raccolgo le quote ma......un po' di più per il mio servizio Ho una divisa dunque posso permettermi di maltrattare ed estorcere......perché sono il potere Dove va la fiducia in Dio? Come mi metto al sicuro? Beh..... vado a messa, osservo il primo venerdì del mese, non mangio carne nei giorni prescritti( e magari butto quella avanzata dal giorno prima!) do una monetina al ragazzo al semaforo ( ma non lo guardo negli occhi) Queste pratiche sono frumento o paglia? La domanda dobbiamo sempre farcela e cercare di discernere ciò che è essenziale da ciò che non lo è o che comunque deve venire dopo la faticosa ma proficua gioia della condivisione! "Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.....e brucerà la paglia con fuoco inestinguibile "
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