Omelia (15-12-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Fil 4,4

Come vivere questa Parola?

L'invito alla gioia come anche il comando di non temere o di non angustiarsi per nulla, trovano per l'apostolo Paolo il loro fondamento nel fatto che il Signore Gesù è vicino. In questa pericope, la parola "Signore" indica non solo Dio, ma Gesù, perché è in lui che Dio si rende vicino all'umanità, alle nostre ferite e alla nostra sete di amore. La lettera ai filippesi mostra come la speranza del cristiano sia diversa dalla speranza di chi, caparbiamente si impone di essere ottimista. Essa non si fonda su un sentimento di volontà personale, su una disposizione interiore di ottimismo, ma sulla persona di Gesù che è garanzia per l'attesa del futuro.

In questo brano, tre parole esprimono il risvolto personale e comunitario della speranza; gioia, fiducia e pace.

La gioia deriva dal fatto che si vive in comunione con Gesù e con gli altri. Chi afferma ciò non è un Paolo gaudente, ma un apostolo sofferente, in catene che sollecita ripetutamente la comunità di Filippi a gioire.

La fiducia è abbandonarsi a Dio non è cosa indegna dell'uomo, non è un rifugio in un mondo irreale, ma fa parte della vera sapienza perché il Signore veglia sul cammino dei giusti.

In fine la pace; è il risultato di quanto precede. Come si vede dalle parole di Paolo, la pace non è assenza di preoccupazioni, ma è la profonda fiducia in Dio che custodisce il cuore e i pensieri dei credenti.


Gioisci figlia di Sion, esulta, Israele e rallegrati con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme.(Sf 3,14)


La voce di una Santa

La gioia è preghiera, la gioia è forza, essa è come è come una rete d'amore che prende le anime. Dio ama il donatore gioioso, chi dona gioiosamente, dona di più- Non c'è maniera migliore per manifestare la nostra gratitudine a Dio e agli uomini dell'accettare tutto con gioia.

Un cuore bruciante d'amore è necessariamente un cuore gioioso. Non lasciate mai che la tristezza vi invada al punto da farvi dimenticare la gioia del Cristo risuscitato. Continuate a donare Gesù agli altri, non in parole ma in esempi, per l'amore che vi unisce a lui, irraggiando la sua santità e diffondendo il suo profumo d'amore, ovunque andiate. Che la vostra forza non sia che la gioia di Gesù. Siate felici e in pace. Accettate tutto quello che egli dona e donate tutto quello che egli prende con un grande sorriso.

Madre Teresa


Roberto Proietti