Omelia (27-12-2024)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 20, 2-8

Come vivere questa Parola?

«L'altro discepolo, quello che Gesù amava», Giovanni, ci aiuta a contemplare la nascita di Gesù con lo sguardo rivolto anche alla sua resurrezione, sebbene possa sembrare fuori luogo in questo tempo liturgico. Analogamente a Giovanni, la nostra chiamata è di vedere e credere, sin da adesso, nella Sua venuta, in Lui vivo e risorto, presente nella nostra vita. Il dono che riceve Giovanni è poter vedere più in là di quanto i suoi occhi gli permettono di contemplare, al tal punto che, mosso dal desiderio di un nuovo incontro con il Signore, ì correrà più veloce di Pietro. Giovanni, giorno dopo giorno, aveva guardato Gesù e visto in lui un Dio il cui sguardo e il cui contatto donano vita. Proprio nella quotidianità vissuta insieme a lui crescerà la sua fede che l'avrebbe al Vivente: è stato possibile perché in ogni istante aveva saputo che era quello il cammino autentico della vita.


Signore, fa' che crediamo che vita e morte sono significativamente legate fra loro, che l'alba giungerà se sapremo vivere la notte.


La voce di una scrittrice

"Una volta che si comincia a camminare con Dio, si continua semplicemente a camminare e la vita diventa un'unica, lunga passeggiata".

Etty Hillesum


suor Emilia Di Massimo - emiliadimassimo@libero.it