Omelia (25-12-2024) |
padre Antonio Rungi |
Natale tempo per donare e perdonare Un bambino vi è nato per portarvi pace. È arrivato anche questo Natale 2024 e le parole del Vangelo di Luca che ci racconta della nascita del Redentore risuonano forte nelle nostre orecchie ed arrivano alla mente e al cuore di noi credenti nel Verbo di Dio fatto carne. Noi disposti ad incontrarlo di nuovo in questo Natale 2024, così lontano dalla sua nascita reale, ma così vicina al cuore di ciascuno di noi. È la nascita di questo unico bambino, Figlio di Dio, venuto al mondo per opera dello Spirito Santo nel grembo verginale di una giovane donna, Maria di Nazareth, promessa sposa a Giuseppe della casa di Davide. È un mistero di amore immenso che l'eterno raggiunga il tempo, mediante il sì di una giovane donna aperta ad accogliere il Salvatore. L'esempio di Maria e Giuseppe ci indichi la strada di come vivere questo Natale nel solco dell'amore e della pace, di cui tutti abbiamo bisogno. Un tracciato è stato segnato, una via è stata indicata, la meta a cui giungere è conosciuta. Ora si tratta di approntare il bagaglio e mettersi in viaggio per un breve o lungo tratto che porti ad adorare Gesù in quella povera grotta di Betlemme che tanto insegna ai potenti della terra, indifferenti come sono a confrontarsi con il Natale del Signore. Mettersi ai piedi di questo bambino e pregarlo perché in questo suo anniversario di nascita possa farci rinascere ad una vita santa. Il Natale è questo chiaro invito a fare spazio al dono della vita a partire da quella umana non sempre accolta, protetta e difesa, ma spesso annientata e uccisa con tante forme di distruzione di essa. Un Natale per rinascere e ricominciare una vita degna di essere definita umana e cristiana. Intanto ai piedi di Gesù Bambino eleviamo a lui questa umile preghiera: Vieni Signore Gesù anche in questo Natale 2024 segnato da tante guerre, violenze e assenza di amore e comprensione. Apri o Gesù Bambino il cuore di quanti odiamo e sono privi di ogni umano sentimento. Tu vieni Gesù a far coniugare nella nostra umanità i verbi del donare e perdonare. Smuovi i sentimenti e i risentimenti di chi chiuso in se stesso non sa incontrare gli altri manifestando atteggiamenti continuativi di distanza e allontanamento sociale. Signore abbatti l'orgoglio degli arroganti, dei superbi e dei prepotenti, che sotto mentite spoglie di uomini buoni e generosi sono solo ricattatori e sfruttatori. Persone che non hanno capito nulla del mistero della tua incarnazione nel grembo verginale della tua e nostra Madre dolcissima, Maria Santissima. |