Omelia (01-01-2025)
Missionari della Via


La ricerca dei pastori si incontra con il custodire di Maria. Se i pastori sono cercatori e ci insegnano ad aprire gli orizzonti, Maria è colei che conserva il legame fra la storia e ciò che Dio ci comunica. Dio, infatti, parla nella nostra realtà e persino alcune vicende, anche dolorose, possono essere tesori preziosi per compiere nella nostra vita la volontà di Dio e ascoltare la sua voce. Maria avrebbe potuto vivere quel parto tremendo e precario solo come una sciagura, invece si impegnava a capire, aveva deciso con il suo sì di fidarsi di quelle parole di Dio che l'avevano guidata, di quei segni che attestavano la consolazione di Dio nella realtà. Spesso vogliamo subito soluzioni, percorsi preconfezionati, ma così facendo non siamo capaci di far intervenire Dio nelle vicende umane, non gli diamo spazio, non riconosciamo il suo intervento, oscurati dal buio dei nostri dolori. Il Dio della pace, invece, cammina, agisce, si serve anche di noi per fare meraviglie, per farci camminare nel mondo dando gloria a Lui. Diamogli spazio, tempo e soprattutto custodiamo la realtà. Il demonio opera per farci vivere fuori dalla realtà, alienati e distratti. Predisponiamo il cuore allo Spirito di Dio per essere custodi nel mondo dalla Sua presenza.

Maria Madre di Dio

«"Madre di Dio" è il titolo più importante della Madonna. Ma una domanda potrebbe sorgere: perché diciamo Madre di Dio e non Madre di Gesù? Alcuni, in passato, chiesero di limitarsi a questo, ma la Chiesa ha affermato: Maria è Madre di Dio. Dobbiamo essere grati perché in queste parole è racchiusa una verità splendida su Dio e su di noi. E cioè che, da quando il Signore si è incarnato in Maria, da allora e per sempre, porta la nostra umanità attaccata addosso. Non c'è più Dio senza uomo: la carne che Gesù ha preso dalla Madre è sua anche ora e lo sarà per sempre. Dire Madre di Dio ci ricorda questo: Dio è vicino all'umanità come un bimbo alla madre che lo porta in grembo.

La parola madre (mater), rimanda anche alla parola materia. Nella sua Madre, il Dio del cielo, il Dio infinito si è fatto piccolo, si è fatto materia, per essere non solo con noi, ma anche come noi. Ecco il miracolo, ecco la novità: l'uomo non è più solo; mai più orfano, è per sempre figlio. L'anno si apre con questa novità. E noi la proclamiamo così, dicendo: Madre di Dio! È la gioia di sapere che la nostra solitudine è vinta. È la bellezza di saperci figli amati, di sapere che questa nostra infanzia non ci potrà mai essere tolta. È specchiarci nel Dio fragile e bambino in braccio alla Madre e vedere che l'umanità è cara e sacra al Signore. Perciò, servire la vita umana è servire Dio e ogni vita, da quella nel grembo della madre a quella anziana, sofferente e malata, a quella scomoda e persino ripugnante, va accolta, amata e aiutata»
(papa Francesco).