Omelia (13-01-2025) |
Missionari della Via |
Gesù nel Vangelo si rivela con un'immagine a noi cara, quella del viandante: Egli andando parlava, chiamava, guariva. L'intera Scrittura ci rivela questo camminare di Dio nella storia, un processo di avvicinamento all'umanità che ha il suo culmine in Gesù. Questo camminare, però, non riguarda solo il passato; infatti, anche oggi tante persone, incontrando Gesù, vedono trasformata la loro vita. Alcuni, vivono una rivoluzione tale da decidere di lasciare tutto, come Giovanni e suo fratello, che seguirono Gesù lasciando il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni, Questa sottolineatura nel testo ci dice la grandezza di un'esperienza che tocca la vita: dal momento in cui Gesù si affaccia realmente nella vita accade che si è disposti a trasformare tutto, ogni cosa splende di una gioia e bellezza tale che si relativizza la storia, la si vive concretamente e fino in fondo con occhi pieni di ulteriorità. Questa è quella che alcune persone chiamano follia! Ci vogliamo chiedere: Da quando abbiamo perso questa grandezza e radicalità, da quando siamo diventati un club di gente per bene? Forse è più la follia la caratteristica del cristiano, cioè la vita di una persona che vive con i piedi a terra e il cuore rivolto al cielo, la vita di chi è disposto a testimoniare concretamente e a pagare per quello in cui crede, perciò non ha paura di svuotare la propria tasca, di lasciare qualcosa, perché ha trovato molto di più. La tiepidezza non ci si addice come cristiani, siamo i seguaci gioiosi del Dio della risurrezione! «Il fine della vita cristiana è l'acquisizione dello Spirito Santo. Egli opera in noi una spiritualizzazione del cuore, rendendolo cuore cosciente, cuore presente, cuore amante, cuore santificato» (san Serafino di Sarov). Parole del santo del giorno, sant'Ilario di Poitiers: «Dio non sa essere altro se non amore, non sa essere altro se non Padre. E chi ama non è invidioso, e chi è Padre lo è nella sua totalità. Questo nome non ammette compromessi, quasi che Dio sia padre in certi aspetti, e in altri non lo sia» (De Trinitate, 9,61). «Fa', o Signore che io mi mantenga sempre fedele a ciò che ho professato nel Simbolo della mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo. Che io adori te, nostro Padre, e insieme con te il tuo Figlio; che io meriti il tuo Spirito Santo, il quale procede da te mediante il tuo Unigenito... Amen» (La Trinità 12,57). |