Omelia (25-12-2024) |
don Lucio D'Abbraccio |
Oggi la luce splenderà su di noi: è nato per noi il Signore! Nell'antifona d'ingresso, della messa dell'aurora di Natale, si legge: «Oggi la luce splenderà su di noi: è nato per noi il Signore». Ebbene sì! La Luce di Cristo è portatrice di pace: ecco perché ogni generazione è chiamata ad accoglierla, ad accogliere il Dio che a Betlemme si è fatto uno di noi. Questo è il Natale! Evento storico e mistero di amore, che da oltre duemila anni interpella gli uomini e le donne di ogni epoca e di ogni luogo. È il giorno santo in cui rifulge la «grande luce» di Cristo portatrice di pace! Certo, per riconoscerla, per accoglierla, ci vuole fede, ci vuole umiltà. L'umiltà di Maria, che ha creduto alla parola del Signore, e ha adorato per prima, china sulla mangiatoia, il Frutto del suo grembo; l'umiltà di Giuseppe, uomo giusto, che ebbe il coraggio della fede e preferì obbedire a Dio piuttosto che tutelare la propria reputazione; l'umiltà dei pastori, dei poveri ed anonimi pastori, che accolsero l'annuncio del messaggero celeste e in fretta raggiunsero la grotta dove trovarono il bambino appena nato e, pieni di stupore, lo adorarono lodando Dio (cf Lc 2,15-20). I piccoli, i poveri in spirito: ecco i protagonisti del Natale, ieri come oggi; i protagonisti di sempre della storia di Dio, i costruttori infaticabili del suo Regno di giustizia, di amore e di pace. Nel silenzio della notte di Betlemme Gesù nacque e fu accolto da mani premurose. Ed ora, in questo nostro Natale, in cui continua a risuonare il lieto annuncio della sua nascita redentrice, chi è pronto ad aprirgli la porta del cuore? Uomini e donne di questa nostra epoca, anche a noi Cristo viene a portare la luce, anche a noi viene a donare la pace! Ma chi veglia, nella notte del dubbio e dell'incertezza, con il cuore desto e orante? Chi attende l'aurora del giorno nuovo tenendo accesa la fiammella della fede? Chi ha tempo per ascoltare la sua parola e lasciarsi avvolgere dal fascino del suo amore? Sì! È per tutti il suo messaggio di pace; è a tutti che viene ad offrire se stesso come certa speranza di salvezza. Con Maria, Giuseppe, i pastori e la schiera innumerevole di umili adoratori del neonato Bambino, che lungo i secoli hanno accolto il mistero del Natale, anche noi, lasciamo che la luce di questo giorno si diffonda dappertutto: entri nei nostri cuori, rischiari e riscaldi le nostre case, porti serenità e speranza nelle nostre città, dia al mondo la pace. Il Signore, Dio onnipotente, che ci avvolge della nuova luce del suo Verbo fatto uomo, faccia risplendere nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito, ci appaghi della sua felicità e ci renda messaggeri della sua bontà. Amen! |