Omelia (25-12-2024) |
don Roberto Rossi |
Buon Natale da cristiani! Il Natale non è una festa infantile, non è un'occasione di buoni sentimenti, quasi a coprire una realtà ben concreta, a volte dura, come la situazione personale, familiare, mondiale per le tragedie e le preoccupazioni nella vita dell'umanità. Il Natale è una cosa grande, seria, forte, perché ha coinvolto e coinvolge Dio stesso, l'infinito, l'eterno, l'onnipotente, il Padre di tutti. Perché coinvolge la vita dell'umanità di ogni tempo e di ogni luogo e la vita di ciascuno di noi. Con il mistero della vita, della nascita, della morte, dell'eternità, con il mistero e la grandezza di Dio e dell'uomo, non si gioca. Si diventa attenti, riflessivi, responsabili per il bene di tutti e quindi per il nostro vero bene. Se restiamo fermi solo alle luci, alle luminarie, ai giochi più o meno originali, al consumismo che ci riempie la vita di cose, di illusioni e rischia di renderci vuoti come uomini e donne, è ben poca cosa. Soprattutto come cristiani. Tanti lo fanno e poi in gennaio...? Il Natale è la celebrazione di Cristo, Dio che si è fatto uomo per gli uomini. Il Natale si celebra alla luce della Pasqua, dell'amore infinito di Cristo. Dio ci ha espresso il suo amore infinito nella passione e la sua potenza di Salvatore nella risurrezione. Cristo Gesù è il vivente nella gloria dei cieli e cammina con noi, nella storia del mondo. Allora ci rifacciamo a lui, alla sua nascita sulla terra, alla sua vita, alle sue parole, ai suoi insegnamenti, ai suoi gesti e miracoli di tenerezza e di misericordia, alla sua opera con la quale ha salvato e salva la vita di tutti e di ciascuno su questa terra e per l'eternità beata. Il Signore ci vuole felici, salvati; ci dà la forza di vivere una vita nuova, di amore e di pace su questa terra; di vivere una pienezza di esistenza, che non riusciamo neanche minimamente a immaginare, nella eternità di Dio. Noi siamo battezzati, siamo cristiani, discepoli di Cristo: tutto questo è una grazia, una fortuna, un vero tesoro nella nostra vita. La nostra fede, la religione cristiana, la preghiera, la messa, la vita costruita sull'esempio e l'insegnamento di Gesù Cristo...è una cosa veramente grande, unica. E sentire tutto questo non come un peso, un obbligo, una serietà, una tristezza...ma come la gioia vera, che già tante volte abbiamo sperimentato e che sappiamo esistere. "Io sono venuto perché abbiate la gioia e l'abbiate in abbondanza", dice Gesù. Noi siamo cristiani, testimoni e portatori di Cristo nel nostro mondo di oggi. Come portare avanti questa missione, questa grazia, questa responsabilità? Come accostare e come aiutare tante persone a conoscere Gesù Cristo, a credere in Dio, a credere veramente nell'uomo, nella dignità di ogni uomo che è sulla terra? Credere: Biffi: È stato giustamente notato come il mondo che ha smarrito la fede non è che poi non creda più a niente, al contrario è indotto a credere a tutto: crede agli oroscopi e perciò non mancano mai nelle pagine dei giornali e delle riviste, crede ai riti scaramantici, alla pubblicità alle creme di bellezza Crede all'esistenza degli extraterrestri, alla new age, alla metempsicosi, crede alle promesse elettorali e ai programmi sociali... Credere: sentire e sperimentare la presenza del Signore e la nostra vera vita in Lui. Abbiamo così la possibilità di vivere la bontà, l'amore, la forza della vita, di costruire la pace. È bello quando ci troviamo insieme, tutti noi cristiani, alla preghiera, alla celebrazione dell'eucarestia domenicale, alle feste della fede. È la vita della Chiesa, è la nostra vita, è il nostro grande aiuto, in Cristo, alla vita della società, alla pace dell'umanità. Fratelli, sorelle, amici, vogliamo essere dei veri cristiani, con gioia, con fervore, con amore alle persone e quindi a Dio stesso, che ci ama di amore infinito, Lui che è l'Emmanuele, il Dio con noi, il Salvatore. Ci apriamo alla grazia e alla speranza del Giubileo... Buon Natale da cristiani! |