Omelia (01-01-2025) |
padre Paul Devreux |
Commento su Luca 2,16-21 In questa festa del primo dell'anno, la chiesa festeggia Maria Madre di Dio. Noi la ringraziamo di aver accettato questa missione, ma non dimentichiamo che tutto questo è stato possibile anche grazie a Giuseppe, che io ammiro. Lui non solo ha accettato il progetto di Dio per lui e sua moglie, ma ha anche accettato che fosse dato al loro figlio un nome che non ha scelto lui, perché è l'angelo che dice a Maria: "Lo chiamerai Gesù". Non oso immaginare la scena di Maria che prova a spiegare a Giuseppe che è rimasta incinta per opera dello Spirito Santo, e poi aggiunge:"L'angelo ha deciso anche il nome!". Veramente Giuseppe è un santo! Lui non ha avuto paura di farsi così piccolo, fino a sparire, tant'è vero che si tende a pensare che sia morto prima di Gesù, perché sparisce, pur di lasciare emergere suo figlio, sua moglie e il vero Padre di Gesù; il Creatore. Grande vocazione. Signore dona anche a me e a chi lo desidera, la libertà di diminuire per lasciare emergere gli altri e Gesù, nella loro vita. E ci benedica Dio onnipotente, in questo primo giorno dell'anno, con la grande benedizione solenne, che abbiamo ricordato nella prima lettura. Ti benedica il Signore e ti custodisca. Cioè il Signore dica bene di te, e ti custodisca Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Un volto che risplende è un volto sorridente, contento di vederti. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace. Che significa che il Signore non ci perda mai di vista, per concederci di vivere nella pace che emana dallo stare in comunione con lui. Auguri. |