Omelia (26-01-2025)
Missionari della Via


Oggi, in questa terza domenica del tempo ordinario, celebriamo la giornata della Parola. L'evangelista Luca dice di aver scritto il Vangelo per aiutare Teofilo (dal greco: "amico di Dio), cioè tutti noi, perché possiamo renderci della solidità dell'insegnamento ricevuto. Ecco, questo ci dice che noi abbiamo bisogno di certezze; qualcosa che ci sostiene, che ci rialza quando cadiamo. Noi abbiamo bisogno di una lampada per vedere dove camminiamo e questa lampada e la luce della Parola di Dio, come sta scritto: «Lampada ai miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino» (Sal 119,105). La parola di Dio che è vita per la nostra vita, viene proclamata nella prima lettura dove Esdra apre il libro in presenza di tutto il popolo e il popolo ascolta: è il libro della volontà di Dio, e il popolo capisce la sua vita e piange. Ma se vi è anche dolore e contrizione, Esdra e Neemia dicono che questo giorno è un giorno di gioia: non fate lutto e non piangete! La parola udita e accolta ha dato luce alla storia di questo popolo che ha sofferto, che è ritornato alla propria terra dopo settant'anni di esilio. E questo avviene anche per noi! È la Parola di Dio che ci aiuta a rileggere la nostra storia, che ci aiuta a riconciliarci con la nostra storia, a comprendere che quel momento difficile che abbiamo attraversato è stato anche un momento di grazia, non un punto di arrivo ma un punto di partenza perché Dio è entrato nella nostra vita!

La prima lettura ci introduce al Vangelo dove vediamo Gesù che entra nella sinagoga secondo il suo solito. Lì apre il rotolo e lui dà la spiegazione di senso: annunzia il Messia, l'unto (= il consacrato) inviato da Dio che arriva per portare il lieto annuncio, la luce nuova, la libertà, il tempo di grazia. Gesù, riavvolto il rotolo e guardando il popolo, cominciò a dire: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Gesù dice che le promesse oggi si compiono non domani! «Una parola in cui non pulsa la forza dell'oggi non è degna di Gesù e non aiuta la vita della gente. Per questo chi predica, per favore, è il primo a dover sperimentare l'oggi di Gesù, così da poterlo comunicare nell'oggi degli altri» (papa Francesco).
Oggi la Parola spiega la mia vita, e mi dice che posso iniziare una vita nuova. Il Signore viene a guarire le mie ferite, le mie infermità, viene a donarmi la grazia per vivere la vita nuova, la vita bella. Noi leggiamo e accogliamo la Parola per vivere bene oggi! «La Parola di Dio, infatti, è viva ed efficace, ci cambia, entra nelle nostre vicende, illumina il nostro quotidiano, consola e mette ordine. Ricordiamoci: la Parola di Dio trasforma una giornata qualsiasi nell'oggi in cui Dio ci parla» (papa Francesco).
È allora importante ascoltare e soprattutto praticare la Parola. Diceva s. Girolamo che «chi ignora le Scritture, ignora Cristo!». Noi non comprendiamo Cristo senza le Scritture. E dunque ci domandiamo: quanto la lettura della Parola di Dio è presente nella mia vita? Quanto la leggo e, soprattutto, quanto da me è vissuta? In questa domenica abbiamo da capire che questo è tempo di liberazione, luce per i non vedenti, perdono per il nostro passato, grazia e allegria per il nostro presente, e Provvidenza per il nostro futuro! Coraggio, dunque, oggi è tempo di ripartire, oggi è tempo di cose nuove!

PREGHIERA

Ecco l'invito di Gesù: Dio si è fatto vicino a te, perciò accorgiti della sua presenza, fai spazio alla sua Parola e cambierai lo sguardo sulla tua vita (papa Francesco).