Omelia (30-01-2025) |
Missionari della Via |
Commento su Marco 4,21-25 Venire alla luce vuol dire apparire senza nulla di nascosto. Questo è ciò che ci accadrà in pienezza quando saremo davanti a Dio, quando un giorno saremo giudicati sull'amore e verrà misurata tutta la nostra vita secondo la misura d'amore che avremo utilizzato fra di noi. Quanto più grande sarà stata la nostra responsabilità di servizio, tanto più ci sarà chiesto se abbiamo servito i fratelli e se siamo stati lontani dalla brutta pratica del servirci dei fratelli. Ancor di più il Signore sarà esigente, perché l'essere cristiani non solo ci porta alla luce ma il cristiano stesso, per opera di Cristo, è chiamato a essere luce (cf Mt 5,14). La luce posta sul candelabro perché risplenda ogni cosa ci chiama alla realizzazione della piena volontà di Dio in noi, per essere persone unificate, risplendenti, accoglienti, che non giocano al ribasso. «Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. Sii tutto in ogni cosa. Metti quanto sei nel minimo che fai. Come la luna in ogni lago tutta risplende, perché in alto vive» (Fernando Pessoa). |