Omelia (06-01-2025)
don Giampaolo Centofanti
Il segreto dei Magi

I Magi hanno ricevuto un grande dono, quello di fidarsi della luce che illumina il loro cuore e di cercare di lasciarsi portare da lei. Sperimentano che solo in questa luce sono sulla via per trovare se stessi, Il senso della vita, la comprensione degli altri, ogni bene. L'uomo diventa più maturo e consapevole di se stesso e si avvede di come senza questa luce si stava non di rado affannando in problemi inutili, dominato da ansie fasulle. Ora invece trova risposte nuove alle proprie paure, comprende meglio i propri veri bisogni, si complica di meno la vita e vede gradualmente aprirsi strade nuove. L'uomo riceve il dono dello sguardo spirituale. Prima diceva: credo solo a quello che vedo ora comprende che senza questa luce non vede nulla e va a sbattere contro i problemi e così sperimenta che Dio non lo vediamo ma in realtà solo in lui, nel suo Spirito, vediamo noi stessi, gli altri, ogni cosa. Questa luce tocca il cuore, lo può consolare, sostenere, illuminare sempre più profondamente e portarlo sulla via dove potrà incontrare, riconoscere, accogliere, ogni dono spirituale, umano, materiale, a misura per lui. Ma anche quando per una grande grazia cominciamo ad ascoltare con fiducia questa luce è un cammino imparare a farlo sempre più serenamente ma anche più attentamente. I Magi arrivano a Gerusalemme e si distraggono, gli pare naturale domandare alle persone ma non chiedono prima alla luce, alla stella, cosa devono fare e lì accade che sbagliano, vanno a domandare ad un re dove nasce un altro re. Poi tra le righe si comprende che avevano proprio perso la stella di vista perché ora che la vedono trovano una grandissima gioia. Si vede da questa gioia che sperimentano che questa luce li fa davvero stare meglio e li porta sulla via che fa loro bene. È questa luce che fa loro riconoscere il vero re dei giudei in un bimbo che giace in una povera dimora e fa loro donare le cose più preziose, simboleggiate nei doni che indicano pace, amore e gioia. Ossia solo in questa luce anche le cose materiali sono belle e vive.
E la stella splende su ogni dono, i Magi imparano da Giuseppe a sognare cioè ad ascoltare con calma, nel silenzio della preghiera, la luce che ora li rende più avvertiti di ogni cosa, qui del pericolo di Erode.