Omelia (12-01-2025)
Omelie.org (bambini)


Bambini oggi celebriamo la festa del Battesimo di Gesù. Sì, avete capito bene: Gesù si è fatto battezzare.
Vediamo meglio il racconto da vicino. Il popolo di Israele era in attesa del Messia, di una persona, cioè, che avrebbe liberato Israele dal dominio dei Romani e avrebbe portato benessere per tutti.
Era comparso in Palestina un certo Giovanni, uomo molto stimato tanto che alcuni supponevano che lui fosse il Messia. Giovanni dice chiaramente di non esserlo.
Giovanni passava molto tempo sulle rive del Giordano e lì battezzava. Naturalmente il suo tipo di battesimo era assai diverso dal nostro.
La parola battesimo significa immersione. Giovanni battezzava la gente, la immergeva, cioè, nelle acque del fiume; il suo battesimo non era il sacramento che noi oggi conosciamo. Il battesimo di Giovanni era una sorta di purificazione: l'immersione nel fiume simboleggiava la purificazione del cuore.
Giovanni era un profeta e come tale doveva preparare la strada a Gesù.
Gesù si mette in fila con tutti quanti ed attende il suo turno per essere battezzato. Appena Giovanni lo vide non voleva battezzarlo perché sapeva che il Cristo era senza macchia di peccato. Davanti a tutti Giovanni rivela la differenza tra il suo battesimo e quello di Gesù.
Dice che Gesù è superiore a lui e che lui battezza con acqua invece Gesù battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Appena Gesù si immerge nel Giordano subito dall'alto si sente una voce che dice: "Tu sei il Figlio mio l'amato, in te ho posto il mio compiacimento".
Questa frase che Dio Padre ha pronunciato per Gesù, Dio Padre la pronuncia anche per ognuno di noi quando veniamo battezzati. È per questo che Gesù ha deciso di farsi battezzare: per mostrare, cioè, ciò che sarebbe successo a noi quando ci facciamo battezzare. Pensate siamo gli amati di Dio, Dio è innamorato di noi, di ciascuno di noi. Quanto è bello sentirsi amati e quanto è brutto non ricevere amore. Noi senza amore non possiamo vivere. Che brutto sentirsi soli, abbandonati, con tutti che ci prendono in giro e ci disprezzano. La vita così è un inferno sulla terra, ma che bello invece sentirsi protetti dalle braccia di un Padre che ci ama e vive per noi. Tutte le paure, le ansie e le angosce si sciolgono come neve al sole quando ci sentiamo ben voluti, quando sappiamo che qualcuno vive per noi.
La gioia allora riempie il nostro cuore e anche noi, a nostra volta, riusciamo a renderci vicini agli altri, soprattutto a quelli che maggiormente hanno bisogno di sentirsi amati.
Oggi facciamo memoria del nostro battesimo, tiriamo fuori le foto di quel giorno, chiediamo ai nostri genitori, o a chi era presente, di descrivere qualche particolare di quella cerimonia. Ringraziamo il Signore per questo dono immenso di essere non solo chiamati figli di Dio, ma di esserlo realmente.
Tanti oggi non battezzano più i loro figli. Dicono: "quando mio figlio sarà grande deciderà lui se vuole il battesimo o no".
Chi dice così è perché non crede alla bellezza del Battesimo, non capisce che essere battezzati significa non solo essere sempre amati da Dio (perché anche i non battezzati sono amati da Dio), ma il battezzato ha la consapevolezza che Dio si compiace di lui e quindi è sempre gioioso e sereno.
La vera gioia si ha non solo quando siamo amati ma soprattutto quando ci sentiamo amati.
Facciamo oggi il proposito di parlare a qualcuno della bellezza del Battesimo e concludiamo con la seguente preghiera:
"Gesù, ti vogliamo ringraziare perché con il tuo battesimo ci hai dimostrato il grande amore che Tuo Padre nutre per ciascuno di noi. Aiutaci a non dimenticare mai che siamo i tuoi figli prediletti.
Se ci dovesse capitare di dimenticarlo per favore mandaci qualcuno a ricordarcelo e anche noi ci impegneremo a ricordarlo a quanti tu metterai sul nostro cammino. Grazie Gesù."
Commento a cura di Tiziana Mazzei