Omelia (25-03-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Maria disse all'angelo: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".

Come vivere questa Parola?
Dio entra con discrezione nella quotidianità di una giovane donna di Nazaret, Maria, le rivela il suo progetto, le chiede di lasciarsene coinvolgere e attende un "sì", come respiro d'amore corrisposto. Ecco qual è lo stile di Dio nel mistero dell'incarnazione, in cui ciascuno di noi è a sua volta coinvolto: c'è un'iniziativa sì ma rispettosa, una chiamata certamente, ma all'insegna della più totale libertà, e infine l'attesa del consenso.
Al riguardo, san Bernardo di Chiaravalle ha una splendida omelia: "Tutto il mondo è in attesa della tua risposa, o Vergine. Ecco, colui al quale è volto il desiderio di tutte le genti, bussa fuori dalla porta. Lèvati, corri, corri! Rispondi sollecitamente all'Angelo, anzi, attraverso l'Angelo, al Signore stesso!".
Ecco l'ordito e la trama di ogni vocazione, che ha nell'esperienza di Maria il suo prototipo: c'è un Dio innamorato della sua creatura che bussa e attende, senza pretese, con infinita pazienza, 'annientando se stesso' nel rispetto della nostra libertà: ecco un aspetto di quella kènosis di cui parla l'apostolo Paolo! Lui, l'Atteso, dice: "Se vuoi...", e attende umilmente una risposta, arso nel desiderio che diventi in noi agile consenso al suo provvido amore. Meravigliosa umiltà e misteriosa onnipotenza di Dio che, aspettando un cenno dalla nostra libertà, si dà un limite!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi accosterò con infinito e grato stupore al mistero dell'annunciazione, chiedendo al Signore di poter maturare una consapevolezza più profonda e stabile della mia vocazione, percependo come la storia di salvezza, quella che riguarda me, ma anche quella che riguarda ogni uomo, passa attraverso il mio consenso. Pregherò:

Donami, Signore di capire come un mio "sì", anche piccolo, mi conduca su sentieri di vita, fin su la vetta dell'Alleanza nuziale; e un mio "no", invece, mi dirotti verso la morte, giù, a precipizio nel non-senso.

La voce di una contemplativa del nostro tempo
L'ansia dei secoli, / per l'attesa lunga di profeti e padri, / nel tuo spirito or si è fatta colma: / calice d'oro sul più bianco altare. / Ecco: Gabriele è con te. / Nel silenzio alto di ogni cosa / la sua Parola è musica incredibile:/ annunzio di nuova creazione.
Tutto svanisce intorno. / Ci sei tu sola,/ nel gorgo di fuoco dello Spirito Santo. / Ma è al "sì" della tua fede nuda, / che ti germoglia Dio / nel grembo. / "Te beata perché hai creduto".