Omelia (19-01-2025) |
padre Antonio Rungi |
Dall' acqua del Giordano all' acqua trasformata in vino a Cana Con questa domenica, dopo la celebrazione della festa del battesimo di Gesù, inizia il tempo ordinario dell'anno liturgico. Il colore prevalente anche delle casule che i sacerdoti indossano è il verde, il colore della speranza e il segno anche caratterizzante dell'anno che stiamo celebrando, l'anno giubilare dedicato da papa Francesco alla speranza. Tutti stiamo facendo un cammino giubilare a livello personale, poi a livello parrocchiale e Diocesano. Il. tema che oggi ci viene proposto nel Vangelo è quello del primo miracolo di Gesù che ha compiuto alle nozze di Cana. È un testo bellissimo, se consideriamo i vari aspetti anche i vari personaggi che entrano in gioco in questo momento importante della vita del Signore. È l'inizio dell'attività pubblica del Signore stesso che compie un miracolo in un contesto molto preciso, in una famiglia di giovani sposi che avevano deciso di vivere insieme, in una vita coniugale. A un certo punto viene a mancare il vino mentre si sta consumando il banchetto nuziale. Entra in gioco la prima difficoltà per i coniugi, senza neppure saperlo. In quel banchetto nuziale è presente non soltanto Gesù e gli apostoli, ma anche la Beata Vergine Maria ed è importante che proprio è la Vergine Santa che interviene per sollecitare il Signore, suo figlio Gesù, a intervenire, a dare una mano in quella situazione di emergenza. Sappiamo che cosa è successo: l'acqua in una grande quantità viene trasformata in vino, in un vino così prelibato, prodotto in tempo reale da Gesù. È stato un cambiamento di sostanza perché da acqua è diventato vino, il che sta a significare tutto quello può succedere a noi improvvisamente. Anche noi possiamo trasformarci in un bene superiore e migliore se lo vigliamo e se ci impegniamo a farlo. Questo miracolo ci traccia una linea di condotta di vita cristiana che possiamo attuare sempre per raggiungere il Regno dei cieli. L'acqua trasformata in vino da Gesù ci dice che è possibile a tutti cambiare vita. È quello che dobbiamo sentire di fare ogni volta che caliamo nel rendimento e nel sapore di una vita senza Dio e senza Eucaristia. |