Omelia (00-00-0000)
Missionari della Via


Gesù si trova davanti ad un uomo posseduto da spiriti impuri. Se da una parte vi è chi dubita ancora dell'esistenza del demonio (pure tra i credenti), dall'altra vi è chi ne riduce l'opera a manifestazioni esteriori, influenzate da film versione l'esorcista o da superstizioni popolari. Il Vangelo di oggi è un invito a scendere in profondità. Tutto quello che fa l'indemoniato del Vangelo che spezza le catene ed è indomabile, che si percuote con le pietre, che grida, che spaventa tutti e supplica Dio di allontanarsi da lui, giudicando il Salvatore come una fonte di problemi, è la manifestazione plateale ed esteriore del lavoro che il maligno vuole compiere in noi. Egli, mediante le sue suggestioni, mira a separarci da Dio, a farci pensare male di Lui, ad allontanarci dal bene, a isolarci, a dividerci gli uni dagli altri. Egli vuole rinchiuderci nella rabbia, nell'insoddisfazione, sottolineando (nei pensieri) sempre ciò che non va; cerca in tutti i modi di spingerci verso il male, perché possiamo diventarne schiavi... Perciò Gesù per primo e gli apostoli in scia, ci invitano alla vigilanza! San Pietro scrisse: «Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi» (1 Pt 5,89). Anche noi, senza vigilanza, siamo esposti alle trame del male e possiamo incominciare a vivere nelle tomba della solitudine, a coltivare asocialità e relazioni a due assolutizzanti, possiamo vivere come morti, possiamo incominciare a farci del male da soli e rendere gli altri impossibilitati ad aiutarci, possiamo anche noi guardare gli altri come persone che ci raggirano o che non ci capiscono, finendo col sentirci attorniati dalla morte. Nessuna spiegazione psicologica o umana possiamo rendere dell'opera di satana che ci vuole distruggere attraverso la sua seduzione. Svegliamoci! Possiamo vivere anche noi i sacramenti come una pesantezza, non confessarci, non comunicarci e vivere la presenza di Dio come una tortura. Tutta farina del sacco del demonio! Una legione di spiriti impuri può vivere in noi se non vigiliamo costantemente e perseverando fino alla fine. Abbiamo fede nel Vangelo e speranza nell'opera di Dio che, al contrario del maligno, opera per la nostra libertà: cioè relazionarsi con gli altri, saper perdonare, avere pensieri di bene e di purezza, amare veramente, essere felici veramente! Perciò svegliamoci!