Omelia (09-02-2025) |
Missionari della Via |
Il Vangelo di questa domenica ci propone un momento significativo nella vita di Pietro: il suo incontro con Gesù. Siamo all'inizio della sua chiamata, dell'inizio della sua sequela di Gesù. È sempre bello tornare alle origini, e ripensare ai momenti in cui Cristo ci ha conquistati con il suo amore. Aiuta a rinfrescare l'anima, a riaccenderci di un sano entusiasmo, talvolta sopito dal tempo, dalla fatica... Anche in un rapporto, in un matrimonio, in un'amicizia significativa fa bene ripensare alle origini, ai momenti iniziali; sono ricordi belli capaci di rinvigorire le nostre forze e aiutarci a ridirigere i passi nella giusta direzione, qualora l'avessimo smarrita. Ritornando al Vangelo, possiamo ipotizzare che Pietro sapesse già chi era Gesù, forse lo aveva già ascoltato. Ora Gesù entra più concretamente nella vita di Pietro, nella sua barca, della quale si serve a mo' di ambone per predicare. È interessante notare che Gesù entri in un momento di crisi. Pietro e gli altri stavano rassettando le reti: non avevano pescato nulla quel giorno. Gesù entra in quel vuoto per riempirlo come solo Lui può fare. Quel momento di crisi si rivelerà il momento decisivo, il tempo della grazia più grande per Pietro. Ribadiamo: non il momento del successo ma quello del vuoto, della crisi. Vale la pena ricordare che da una crisi tutto è partito e da una crisi tutto ripartirà: Pietro dopo la morte di Gesù tornerà a pescare ma anche in quel caso non prenderà nulla. Sarà Gesù risorto ad andargli nuovamente incontro, ribadendo: «gettate le reti a destra». E all'obbedirgli, la barca di riempì di grossi pesci. Cosa sono i tempi di crisi, di vuoto, di fallimento? Il Vangelo ci suggerisce: i tempi della possibile irruzione di Dio! Gesù entra e chiede a Pietro un atto di fiducia enorme. Chiede di fidarsi di Lui - un maestro di sacra scrittura, non di certo un pescatore -, di prendere il largo e di gettare le reti dalla parte opposta a quella dove si solito si gettano, perdipiù non di notte ma di giorno. Pietro si fida. Lo stare con Gesù, l'aver ascoltato le sue parole, devono avergli fatto percepire che in Lui "c'è di più". Perciò si fida, getta le reti sulla sua parola e compie una pesca sovrabbondante, impossibile di giorno. È bellissimo: Gesù non punta il dito contro Pietro, non sottolinea il suo fallimento, gli chiede solo fiducia. Noi troppo spesso ci ripieghiamo su noi stessi, piangendoci addosso, colpevolizzandoci per ciò che non è andato bene... Troppo spesso rimaniamo fissati sui nostri fallimenti, ipnotizzati sul vuoto. Ma più fissiamo il vuoto più gli facciamo spazio. Il Vangelo di oggi sembra dirci: non perdere tempo con il vuoto, non cercare colpevoli, non stagnare nella crisi, piuttosto lasciati incontrare nella crisi. Lasciati riportare da Cristo alla concretezza della vita, e riparti dalla sua parola, tornando a prendere il largo! Qui sta la bellezza e la concretezza della fede: una fiducia concreta in Gesù e nella sua Parola, obbedendo alla quale possiamo permettere allo straordinario di Dio di operare nel nostro ordinario, dando senso e pienezza al nostro quotidiano. Pietro, vedendo la pesca miracolosa, capisce di essere al cospetto di Dio. Solo Dio poteva fare una cosa del genere: «Per questo Pietro cade in ginocchio davanti a Gesù, cosa che un ebreo fa soltanto davanti al Creatore. Per questo chiama Gesù "Signore", che è il nome di Dio nella Bibbia greca. E per questo, gli diventa chiaro soprattutto in questo incontro chi è lui stesso: un essere umano che vive nella lontananza da Dio, nell'ingiustizia, nel peccato. Nell'incontro con la potenza di Dio Pietro rientra in se stesso in una salutare conoscenza di sé. Egli sperimenta di non essere grande ma piccolo. Sperimenta che... in Gesù lo viene ad incontrare colui che è davvero grande» (Klaus Berger). Ecco i connotati dell'esperienza di Dio: davanti alla sua grandezza ci si sente piccoli, poveri, peccatori, tuttavia non schiacciati ma amati! Dinanzi a tutto ciò, chiediamo al Signore che ci aiuti a saper valorizzare i nostri momenti difficili, lasciandoci incontrare da Lui, mettendocela tutta per seguire la sua Parola. Siamone certi: ne vale la pena! PREGHIERA O Dio, nostro Padre, che guidi i nostri passi e ispiri le nostre vie, concedici la grazia di gettare le nostre reti sulla tua parola e di pescare abbondantemente a tua lode e gloria. |