Omelia (26-01-2025)
Omelie.org (bambini)


Cari Bambini buon giorno!
Oggi abbiamo ascoltato l'inizio del Vangelo di Luca, Vangelo che vuole raccontarci la storia più bella che possiamo conoscere, quella di Gesù. In particolare abbiamo ascoltato la scena dove Gesù inizia la sua missione. Si trovava nella sinagoga di Nazaret. La sinagoga era un po' come l'aula di catechismo dove si leggevano le scritture antiche, si spiegavano, e poi si pregava insieme. Qui Gesù svelò per la prima volta un grande segreto: lui è venuto ad avverare la missione di cui parlavano nell'antichità gli antichi profeti. Ci sarà uno, diceva il grande Isaia, che quando verrà porterà una bella notizia per tutti, e in particolare per chi si trova in difficoltà, perché è povero, oppresso, cieco; per i bambini che nessuno cerca mai, per quelli che si trovano nelle zone della guerra, o sono molto poveri...per chi ha debiti o non ha lavoro...Insomma il Profeta Isaia aveva fatto capire che questo atteso personaggio avrebbe proclamato un anno di grazia del Signore nel quale tutte queste cose tristi sarebbero cambiate. Ed ecco che Gesù, a sorpresa, ci dice che è proprio Lui quello che realizzerà tutte queste cose: Oggi si è compiuta questa scrittura che avete ascoltato!
Tutta la vita di Gesù è stata un tempo speciale, un anno di grazia! Infatti dove passava Gesù le persone povere riprendevano coraggio; le persone tristi ritrovavano la gioia, i ciechi e i sordi venivano guariti, coloro che facevano una vita brutta, ritrovavano l'allegria, quelli che avevano litigato trovavano la forza di fare la pace! Certo con Gesù tutto cambia! Che bello poterlo incontrare!
Questo anno si contano ben 2025 anni da quando per la prima volta Gesù è apparso nella storia e ha iniziato a portare la sua Parola, la sua gioia e il suo perdono. Infatti Papa Francesco ha detto, a nome di tutta la Chiesa, che questo anno è un anno speciale. È un tempo che ci fa sentire l'entusiasmo di quel momento in cui Gesù ha proclamato l'anno di Grazia del Signore. Questo anno si chiama Anno del Giubileo!
In questo anno, tutti i cristiani possono rinnovare la grazia di incontrare Gesù!
È stato molto commovente vedere come è iniziato questo anno. Era il 24 dicembre, notte della Vigilia di Natale del 2024. Papa Francesco stava davanti ad una porta che si apre solo in queste occasioni, nella grande Basilica di San Pietro. Lì, mentre si pregava e cantava, lui ha proclamato l'anno del Grande Giubileo della Speranza, ha bussato e la Porta si è aperta lentamente. Poi è entrato. Dietro di lui c'erano diverse persone e diversi bambini dei cinque continenti che entravano anche essi attraverso la Porta Santa. Volevano dirci che è così bello quando tutti gli uomini, le donne e i bambini del mondo possono vivere in armonia e camminare insieme in pace nella grande casa di Dio!
Torniamo ora a Gesù. Egli, dopo aver proclamato l'anno di Grazia del Signore, dice a tutti quelli che erano presenti nella Sinagoga: Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato. Nella lingua originale in cui è scritto il Vangelo in realtà si potrebbe dire: oggi si è compiuta questa Scrittura nei vostri orecchi! Questa frase è molto forte, perché ci fa capire che per comprenderla occorre avere gli orecchi ben aperti! infatti se uno ha l'orecchio aperto allora questa scrittura si avvera, altrimenti non si avvera.
Allora come possiamo fare per aprire bene gli orecchi e scoprire la forza dell'anno di grazia? La Chiesa ci suggerisce dei modi per vivere bene il Giubileo e fare in modo che possiamo sperimentare la gioia di stare con Gesù. In ogni parte del mondo ci sono infatti delle Chiese dette Giubilari, dove andando si può vivere il Giubileo, essere perdonati dai peccati e dalle colpe e ricevere la Indulgenza plenaria.
[A proposito vorrei spiegare brevemente cosa è l'indulgenza plenaria.
Facciamo finta che uno di voi sbatte con la bicicletta contro la bici di un compagno ammaccando la ruota davanti. Per riparare al danno occorre sicuramente chiedere scusa dicendo di non averlo fatto apposta. Ma poi la ruota rimane ammaccata, e occorre allora aiutare il compagno a rimetterla a posto. Così quando noi facciamo un peccato abbiamo bisogno di chiedere subito perdono al Signore, ma il peccato lascia anche un danno che dobbiamo rimettere a posto. Se pensiamo a tutti gli ammaccamenti fatti con i nostri peccati diciamo che abbiamo proprio bisogno di essere rimessi a posto! E questo si fa attraverso il dono della Indulgenza che chiede al Signore il perdono dei peccati e anche delle nostre colpe.]
Molti, per fare questo, vengono a Roma a fare il cammino penitenziale e passano attraverso una delle Porte Sante delle basiliche romane: San Pietro, San Paolo, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
Ma anche si può ricevere la Indulgenza plenaria andando in una delle Chiese Giubilari. Cosi tutti possiamo chiedere l'Indulgenza e fare il cammino che ci aiuta a vivere il Giubileo e fare il proposito che questo anno ci renda migliori.
Ad esempio, nell'ultimo Giubileo della Misericordia del 2016, in una famiglia, che aveva quattro figli, il più piccolo era rimasto molto colpito avendo visto il Papa aprire la Grande Porta Santa e passarla con tante persone commosse e felici. Vedendo quella felicità, iniziò a pensare come fare per poter vivere la stessa cosa nella sua casa dove spesso litigava con i suoi fratelli. Pensa e ripensa, alla fine trovò una idea originale: aprire una piccola porta santa anche in casa, che per l'occasione era la porta della cucina! Così disse alla mamma: Mamma ogni volta che litigheremo fra di noi faremo pace e passeremo questa Porta! Così seguiremo quello che ci dice Gesù di perdonarci. Questo piccolo bambino aveva proprio trovato una grande idea! Durante tutto l'anno in quella casa ci fu un gran via vai attraverso la porta! I fratellini litigavano spesso, ma alla fine vinse l'idea della Porta e i quattro fratelli cominciarono ad andare più d'accordo! Che bell'esempio per vivere l'Anno Santo!
Che il Signore ci conceda in questo anno la grazia di stare sempre più con Lui, che è la porta della felicità
Buona domenica e buon Anno santo, don Dario.