Commento su Mc 2,18-22
Come vivere questa Parola?
Questo testo evangelico, letto alla luce della speranza, ci porta a pensare che, se gli amici dello sposo non possono digiunare mentre lui è presente, così non possono cadere nella disperazione e nel pessimismo, perché lui è con loro; Quando verrà loro tolto, sarà il digiuno, ma ciò che li sosterrà, ciò che li terrà in piedi sarà la speranza. In questo mondo turbolento, come discepoli di Gesù, ci sostiene la speranza, la certezza della sua presenza in mezzo a noi. Il vino nuovo deve trovare otri nuovi, otri di speranza. Il tuo cuore è quell'otre nuovo che accoglie sempre la speranza?
Signore, regalaci il dono della speranza, che non ci porti a dubitare della tua presenza, anche se sembra che ti sia stato portato via. Donaci ottimismo e gioia, soprattutto nei momenti di digiuno, quando sembra che tu sia assente o addormentato nella barca che attraversa il mare in tempesta.
La voce di Papa Benedetto XVI
"Vi si racconta infatti che, mentre Gesù si trova a tavola in casa di Levi, il pubblicano, i farisei e i seguaci di Giovanni Battista gli domandano perché i suoi discepoli non stanno digiunando come loro. Gesù risponde che gli invitati a nozze non possono digiunare mentre lo sposo è con loro; digiuneranno quando lo sposo sarà loro tolto (cfr Mc 2, 18-20). Così dicendo, Cristo rivela la sua identità di Messia, Sposo d'Israele, venuto per le nozze con il suo popolo. Quelli che lo riconoscono e lo accolgono con fede sono in festa. Egli però dovrà essere rifiutato e ucciso proprio dai suoi: in quel momento, durante la sua passione e la sua morte, verrà l'ora del lutto e del digiuno".
Angelus Domenica, 26 febbraio 2006
Sr Teresita Verhelst Solano fma - tereverso2017@gmail.com
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