Omelia (09-02-2025) |
don Giacomo Falco Brini |
La parola che conquista Luca si discosta leggermente da Marco e Matteo per come ci racconta la chiamata dei primi discepoli. Il racconto è molto più accurato di dettagli, per la scena centrale della pesca miracolosa, e anche per la scena che precede e poi segue la pesca. Particolare in cui si differenzia ulteriormente: la chiamata si dirige a Simon Pietro, "primus inter pares" tra gli apostoli. Prima scena: c'è una ressa di gente che si stringe al Maestro per ascoltare la sua parola, siamo presso il lago di Genesaret (costa nordoccidentale del lago di Tiberiade). Se la gente fa ressa attorno a Gesù significa che quanto dice desta un grande interesse. Però il Signore a un certo punto getta uno sguardo su due barche ormeggiate alla sponda, appena rientrate da una battuta di pesca. Pensa che una di esse possa essere di aiuto alla sua predicazione, e allora chiede a Simon Pietro se può salirci sopra staccandosi leggermente dalla sponda. Il testo non ci dice molto su questa richiesta. Non si sofferma a spiegarci se Pietro ci abbia pensato prima su, oppure se abbia chiesto parere ai suoi soci che stanno lavando e riassettando le reti con lui. Il fatto è che alla richiesta si è data risposta positiva perché il Signore Gesù sedette e insegnava alle folle dalla barca. Seconda scena: Simon Pietro fece questo favore a Gesù. Possiamo forse già intravedere in questo gesto il suo animo generoso e un'insolita attrazione verso il Rabbi di Nazareth. Forse anch'egli, insieme ai suoi compagni di lavoro, si fermò per qualche minuto ad ascoltare le sue parole. Ma sicuramente non si aspettava che alla fine della sua predicazione gli giungesse una proposta "indecente": prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca. Provo a mettermi nei panni di Pietro. Tu che vieni da Nazareth, vuoi suggerire a noi, che viviamo in e di questo mare, quando uscire per pescare? Ma non hai visto che siamo appena rientrati da una battuta notturna di pesca? Guarda che si è fatto giorno, non è più tempo idoneo alla pesca. Mi stai chiedendo una cosa assurda! Non sappiamo se a Pietro siano passati in cuore questi pensieri, ma sappiamo che la curiosità sul predicatore di Nazareth e la voglia di verificare se la sua parola fosse come quella che in giro si diceva, prevalse su ogni reazione suscitata da quello strano invito. Tra l'altro, c'era anche da ammettere che la pesca notturna è stata un fiasco totale: Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti. La parola di Dio chiede l'assurdo all'uomo. Se però l'uomo accoglie e obbedisce a quella parola, tutto può succedere. Io pensavo di sposare una donna, prima o poi. Quando sembrava che all'orizzonte fosse arrivata, il cielo mi fece arrivare un'altra parola. Una parola che inizialmente trovavo assurda per me. Oggi, giunto a 58 anni, posso dire che la vita è stata una pesca miracolosa, ma non è stato Renato Zero a spiegarmelo. Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Marcello Candia e Raoul Follerau erano già uomini affermati nella vita quando il vangelo li conquistò raggiungendoli al cuore. Fecero qualcosa di umanamente assurdo: lasciarono una vita ricca ed affermata per intraprendere un cammino assolutamente nuovo. Si abbassarono ad amare ciò che Dio ama con amore di predilezione, una categoria di ultimi nel mondo: i lebbrosi. La loro vita diventò ben presto un'incetta di persone che fecero la loro felicità e trascinarono con sé migliaia di altri uomini nell'avventura intrapresa. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Terza scena. Se ti capita di udire con le tue orecchie, vedere con i tuoi occhi e toccare con mano qualcosa di simile, ti succederà di sentire quello che sentì Simon Pietro con i suoi compagni di lavoro. Un misterioso stupore che invade l'anima e ti fa percepire di essere alla presenza della divinità. E questa presenza è tutta concentrata nell'uomo Gesù Cristo, che fece esprimere Pietro così: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore. Mi azzardo a declinare la risposta di Gesù. Pietro caro, dopo aver sperimentato una pesca così stupefacente, senti tutta la distanza tra la tua e la mia parola, tra il tuo essere e il mio essere. Ma io sono qui a ridurre ogni distanza tra me e te, come tra me e ogni uomo. Ora scoprirai che nemmeno il peccato, causa ed origine di ogni allontanamento da me, può impedire al mio amore di raggiungerti dove tu sei. Quindi, ora ascolta questa parola che ti chiama: non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini. Stai solo iniziando a capire che ti chiamo perché io ti amo. Qui comincia l'avventura di associarti con i tuoi soci alla mia pesca più grande e miracolosa: conquistare il cuore degli uomini come oggi ho conquistato te. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Solo se davvero l'amore di Gesù ti ha toccato, hai il coraggio di lasciare tutto il tuo mondo per entrarne in uno nuovo. Anche se, camminandogli dietro, scoprirai che è quel mondo nuovo ad essere entrato nel tuo. |