Omelia (09-02-2025)
Omelie.org (bambini)


Un giovedì mattina di gennaio, la maestra di una classe di III elementare, ha invitato il capostazione della stazione ferroviaria dei treni a scuola per parlare dei treni, di come sono fatti, di come funzionano, di quanti ce ne sono, di come fanno ad andare così veloci sulle rotaie, di quanti paesi raggiungono, di come si compra un biglietto del treno, delle regole per viaggiare bene, e tantissime altre curiosità interessanti.
La classe 3^ A era davvero entusiasta! I bambini alzavano la mano, raccontavano dei viaggi fatti o che avrebbero voluto fare con il treno e il capostazione era fiero del suo lavoro e di essere lì quel giovedì, giorno del suo riposo giornaliero. Alla fine dell'incontro, il capostazione ha guardato la maestra e le ha chiesto di alzarsi dalla cattedra, perché quel giorno avrebbe fatto lui il maestro.
Secondo voi, la maestra ha accettato?
Beh, ovviamente no! Ad ognuno il suo mestiere! Lui aveva fatto la sua testimonianza ed era giusto che tornasse a fare il capostazione; la maestra aveva accuratamente preparato il materiale per la lezione di matematica e, a lei soltanto, spettava il dovere di spiegarla ai suoi alunni.
Un'altra storia molto simile è quella di una dottoressa che, facendo acquisti in una profumeria, aveva pensato di improvvisarsi commessa e di sfoderare consigli su come truccarsi alle clienti che entravano nel negozio. La commessa vera, gentilmente anche se davvero piuttosto irritata, le ha chiesto di pagare alla cassa quanto aveva scelto e di lasciare a lei il compito di consigliare le clienti.
Mi sembra che, nelle due storie che vi ho raccontato, tutto sia andato nel modo giusto. Siete d'accordo? Insomma, ognuno fa il lavoro che sa fare e lascia agli altri il proprio!
Ora riprendiamo il Vangelo che abbiamo ascoltato oggi. Un brano bellissimo, che fa battere il cuore forte forte quando lo si ascolta! Dunque: Simone con suo fratello Andrea faceva il pescatore da quando era bambino, con il papà. Non era certo alle prime armi! Pesca tutta la notte e la mattina, poi torna a riva e inizia a pulire e riordinare le reti. Arriva Gesù che è circondato da tante persone che vogliono ascoltare le sue parole a proposito del Regno di Dio. Gesù non aveva certo un impianto di microfonaggio e nemmeno degli altoparlanti. Così, chiede a Simone in prestito la barca, per poterci salire e, stando leggermente scostato da riva parlare guardando la folla seduta sulla spiaggia che, in questo modo, poteva ascoltarlo meglio. Simone, forse anche stanco dopo la notte di lavoro, non si mette a discutere, accetta di prestare la barca e sente Gesù parlare mentre finisce di ripiegare le sue reti. Quando Gesù termina il suo discorso dice a Simone di tornare al largo e di gettare di nuovo le reti per la pesca. Ora ditemi un po': ma un falegname - perché Gesù di mestiere faceva il falegname! l'aveva imparato da suo papà Giuseppe! - può dire ad un pescatore quando gettare le reti? Cosa ne sa un falegname dell'orario in cui è meglio pescare? Può saperne di più di un pescatore come Simone o suo fratello Andrea? Viene spontaneo dire di no! Lo abbiamo detto per il capostazione e per la dottoressa: ad ognuno il suo mestiere! Vero? Eppure Simone, esperto pescatore, fa come dice Gesù. Cercate nel testo le parole di risposta di Simone però, perché sono interessanti! Non dice: " Non credo tu ne capisca di pesca ma, visto che altrimenti non scendi dalla mia barca, faccio come dici!" Ma cosa risponde Simone? "Sulla tua parola getterò le reti" Cosa vuol dire questa frase?
Simone non cambia le regole della pesca per quel giorno per far piacere a Gesù - che neanche conosceva! - Simone, dopo aver ascoltato Gesù parlare, ha sentito nel suo cuore che, fare quello che gli stava dicendo era la cosa giusta da fare! Che non se ne sarebbe pentito! Che gettare le reti come chiedeva quel Maestro tanto bravo a parlare, gli avrebbe cambiato la vita! Sulla tua parola, cioè sul tuo invito Gesù, su tua richiesta Gesù, io faccio quello che mi dici. E avete sentito com'è andata la pesca? Direi che è stata indimenticabile! Hanno riempito due barche di pesci, quasi affondavano da tanto pescato!
Allora Simone - che poi Gesù chiamerà Pietro - ci dice oggi che dobbiamo fidarci di ciò che Gesù ci dice di fare, anche quando sembra un po' strano, perché Gesù sa di cosa abbiamo bisogno! Facciamo salire Gesù sulla nostra barca, cioè facciamolo entrare nella nostra vita di tutti i giorni, ascoltiamo ciò che ci dice e facciamo quello che ci chiede. Oggi ci chiede di stare con Lui e, durante la giornata, magari ci chiederà di aiutare qualcuno oppure di stare con qualcuno. Sulla sua parola gettiamo le reti! Così diventeremo pescatori di uomini!
Eh sì, perché il Vangelo non finisce con la pesca super mega abbondante di Simone e Andrea! Dopo la pesca Gesù dice a Simone e agli altri che, se restano con Lui, diventeranno pescatori di uomini! Ma che cosa vuol dire? Beh vuol dire che io oggi, torno a casa, sorrido, saluto, cerco di essere gentile, faccio quello che mi viene chiesto, ricordo alle persone che ho accanto che gli voglio bene e le ringrazio di volermi bene, magari regalo un abbraccio a chi so che ne ha bisogno; gioco bene con qualche amico e anche coinvolgendo qualcuno che di solito se ne resta da solo in disparte; finisco i miei compiti senza brontolare, preparo la tavola per la cena. E facendo tutte queste cose perché me le ha chieste Gesù, faccio conoscere Gesù agli altri: io sono il pescatore e, chi ha incontra Gesù grazie a me, è il pesce pescato che, conoscendo Gesù diventerà a sua volta pescatore di altri uomini! E così la Parola di Dio raggiungerà la vita di tutti! Ecco cosa vuol dire diventare pescatori di uomini!
Ma c'è una cosa che non ho ben capito: perché dopo la pesca super mega abbondante, Simone chiede a Gesù di andarsene (cercate nel brano) anziché dirgli "Caspita tu sì che sei grande! Insieme possiamo diventare degli eroi! Resta con me!"?
Simone ha capito che quell'uomo Gesù, non è uno qualunque, fortunato nella pesca! Ha sentito che Gesù è grande, è uno che ti cambia la vita! È il Signore! E Simone sa di essere un uomo con tanti difetti, che fa molti errori. Il Vangelo ci racconta che Simone era un tipo che si arrabbiava in fretta, magari con lui era facile litigare; forse volavano anche parole di fuoco! Eppure Gesù lo sceglie come suo migliore amico! Un giorno, questo pescatore diventerà il primo Papa. Gesù inizia a preparare la sua Chiesa scegliendo come partenza un pescatore un po' grezzo!
Dovremmo a questo punto scattarci una foto: dovremmo farci un selfie e scrivere sotto: Gesù mi sceglie così come sono, oggi, con questa faccia, questi capelli, questi vestiti, tutte le idee che ho in testa e i capricci che ho in mente! Gesù mi sceglie anche se sa che sbaglierò, perché per Lui ciò che conta è che io scelga di stare con Lui! E il suo amore cambierà la mia vita!
Perciò oggi, facciamoci un selfie e diciamo: Gesù ci sto, sulla tua parola getto le reti! Perché tu mi vuoi bene così come sono e mi vuoi pescatore di uomini!
Commento a cura di Mara Colombo