Omelia (28-02-2006) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Gesù rispose: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna". Come vivere questa Parola? "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito": quest'affermazione di Pietro esprime la radicalità della scelta che è richiesta all'apostolo e a quanti come lui – e noi siamo tra questi – sono stati chiamati a seguire Gesù. Una radicalità che si chiarisce alla luce del dialogo esigente, fatto poco prima da Gesù con il giovane ricco: "Va, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi" (Mc. 10, 21). L'intervento di Pietro, segnato dallo stupore profondo, esprime con intensità il dono della grazia con cui Dio trasforma l'uomo e lo rende capace di rinunciare a tutto per amore. È così, nel continuo dinamismo del lasciare per seguire, che si diventa apostoli. Ed è così che si sperimenta anche l'avverarsi della promessa di Cristo circa il "centuplo": chi ha lasciato tutto per seguirlo vive già su questa terra, nonostante le immancabili prove, un'esistenza realizzata e gioiosa. Oggi, nella mia pausa contemplativa, come Pietro colgo con stupore che in me, per grazia, è avvenuto l'impossibile di cui parla Gesù: il suo essere salvezza nei miei giorni, segnati dal centuplo, ossia dal mistero del Regno che si ri-vela, e da immancabili persecuzioni che attestano il mio passare attraverso le stesse scelte e contrarietà del Signore. Grazie, Gesù, perché ogni giorno sperimento con rinnovato stupore come l'impossibile diventa possibile se lo vivo nella potenza del Tuo Nome che salva. Donami d'essere sempre pronto a lasciare ogni cosa per seguire Te nella libertà d'esserti fedele. La voce di un piccolo Fratello universale Portate l'Evangelo non predicandolo con la bocca, ma con l'esempio; non con una proclamazione, ma vivendolo. Charles de Foucauld |