Omelia (12-02-2025)
Missionari della Via


Gesù oggi ci dà una lezione preziosissima di interiorità. Guardiamo a ciò che alimentiamo nel nostro cuore, è questo che ci rende persone libere o, al contrario, schiave. A che cosa abbiamo legato il cuore? Quante sottili dipendenze ci deturpano e ci tolgono tempo ed energie! Oppure, a chi abbiamo legato il cuore? Quanti amori malati! Pensiamo ancora che l'amore "si sente" soltanto? Che quello che ci piace è necessariamente buono e va fatto? Che la vita è bella se cogliamo l'attimo, se seguiamo indiscriminatamente il cuore? Non dobbiamo dimenticare che un cuore schiavo del peccato sceglie il peccato. È ciò che abbiamo dentro che va guardato e incanalato; dobbiamo decidere di essere liberi e scegliere. Dunque, l'amore è una scelta? Sì, amare significa scegliere, significa donarsi, significa comunicare amore, perché quello che sentiamo è momentaneo, quello che costruiamo è per sempre. L'amore certamente è fatto anche di sentimenti ma i sentimenti non devono essere scissi dalla persona: non si vive solo di mente o solo di cuore, si vive come persone, con maturità. Amare è buttarsi nel vuoto per imparare a volare, non per precipitare sempre più in basso ma per tendere verso l'alto. L'amore di cui parliamo, la cui unica fonte è Dio, non è da rivolgersi solo verso una persona ma anche verso le cose, le scelte, i sogni. Che cosa amo? Quale grande errore è pensare che i figli vadano allontanati da persone diverse da loro o che noi (magari senza prove) riteniamo negative. Invece dovremmo avere fiducia in quello che abbiamo seminato nel loro cuore. Certo, se abbiamo seminato... se i figli sono stati "educati" dalla TV o dai divi del potere e del successo, non possiamo pretendere che "estraggano dal sacco" altre cose. Non possiamo preoccuparci di mantenere il male sempre fuori dagli spazi delle persone che amiamo ma dovremmo puntare sull'interiorità. Ciò che conta non è tanto la quantità del tempo che si trascorre insieme, ma la qualità del tempo. Posso trascorrere delle ore con le persone care ma seminare solo banalità. Impariamo a indicare il mondo dell'interiorità: cosa senti, cosa provi, cosa ami, cosa pensi dia la felicità... Gli esseri liberi non possono essere costretti o plasmati a modo nostro ma sceglieranno sicuramente ciò che amano, anche se pensano che l'amore venga da cose sbagliate. È l'amore che cerchiamo e che ci cerca disperatamente. Aiutare a scoprire cos'è l'amore vero, dare criteri per imparare a discernere, scommettendo sulla capacità al bene di ognuno. Ecco ciò che conta. Ecco allora che Gesù oggi è come se ci dicesse: guardate all'interiorità! Niente può scalfire un cuore libero: né ciò che mangiamo, né ciò che ascoltiamo, né ciò che subiamo. Puntiamo al cuore: è lì la chiave della libertà e della felicità.