Omelia (17-02-2025) |
Missionari della Via |
I farisei chiedono un segno per mettere alla prova il Signore; chiedono cioè una manifestazione visibile, miracolosa e, per di più, senza disponibilità a credergli. Sembra quasi che per concedere a Gesù di credergli, egli si debba piegare alle loro richieste. Quante volte rischiamo di fare lo stesso? Quante volte ci arrabbiamo se le cose non vanno come avremmo voluto, continuando poi a "crocifiggerlo" con i nostri malumori e mormorazioni? Possiamo dire di pregare anzitutto per stare con il Signore? E perché desideriamo capire e fare la sua volontà? Gesù, davanti all'atteggiamento dei suoi interlocutori, sospirando profondamente disse: «a questa generazione non sarà dato nessun segno» cioè a tutti coloro che, in ogni tempo e luogo, la pensano e si comportano come questi farisei. Se ci sembra che Dio taccia, forse è perché abbiamo chiesto male o perché non è tempo o perché ciò che chiediamo non ci giova. Anziché scoraggiarci, perseveriamo; e chiediamo la grazia di saper riconoscere il Signore vivo, presente e operante in noi e accanto a noi, anche se in modo diverso da quello che avremmo voluto. Chiediamo al Signore la grazia dell'abbandono fiducioso in Lui; se chiediamo segni, l'importante è che il nostro cuore sia aperto e disponibile a vederli! «L'importante non sono i miracoli; l'importante è la parola di Dio, è la fede. Perciò Gesù loda la gente che si avvicina a lui con fede. Infatti a quel papà che chiese la guarigione del figlio, disse: Tutto è possibile a colui che crede... Ognuno di noi può domandarsi: ma come seguo, io, Gesù? E come so, come posso sapere se seguo bene Gesù o se sono interessato? Da qui un consiglio: il consiglio della memoria... di "rinfrescare" la memoria. Cioè, noi possiamo domandarci: cosa ha fatto Gesù per me?, pensando soprattutto e concretamente alla nostra vita. Allora troveremo tante cose grandi che Gesù ci ha dato gratuitamente, perché ci ama: a ognuno di noi. Una volta che io vedo le cose che Gesù ha fatto per me, mi faccio la seconda domanda: e io, cosa devo fare per Gesù? E così, con queste due domande, forse riusciremo a purificarci di ogni maniera di fede interessata. Infatti, ha aggiunto il Papa, «quando vedo tutto quello che Gesù mi ha dato, la generosità del cuore va a: Sì, Signore, do tutto! E non farò più questi sbagli, questi peccati. Si potrà imboccare «la strada della conversione per amore: tu mi hai dato tanto amore, anche io ti do questo amore. Grazie a queste due domande, ognuno potrà fare un bel test di come noi seguiamo Gesù: interessati o no? E così saremo capaci di purificare la nostra fede da ogni interesse» (Papa Francesco). |