Omelia (17-02-2025)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 8,11-13

Come vivere questa Parola?

"Operare dei segni" - è questo che avrebbe accreditato il Messia agli occhi del popolo, secondo la tradizione ebraica. Una prova richiedono i farisei a Gesù, un "lasciapassare" convincente per credergli. Eppure di segni l'evangelista Marco ne ha appena presentati più di uno: le guarigioni, la doppia moltiplicazione dei pani... Ma sono forse dei segni troppo elementari per chi aspira a denigrare il maestro di Nazareth. Gesù declina: nessun segno per questa generazione. Una negazione preceduta da un sospiro profondo: tristezza, rimpianto, ansia... certamente non un sospiro di sollievo. Gesù risale e parte, lasciandoli lì, ad attendere il segno...

Appartengo anche io a questa generazione che pretende dei segni eclatanti e guarda con sospetto ogni opera buona? Forse quello di Gesù era un sospiro di compassione, anche per me, l'espressione tacita di un forte desiderio affinché "il fariseo in me" si fermi, si ravveda e accolga il Figlio di Dio nella propria vita.

Guardati attorno oggi, respira profondamente: non permettere che il Signore passi all'altra riva, lascia che si fermi a casa tua e ti colmi di gioia!


Nel tuo silenzio accolgo il mistero venuto a vivere dentro di me.

Sei tu che vieni, o forse è più vero che tu mi accogli in te, Gesù...


La voce di un poeta e scrittore

"Ogni mattina mi sveglio e vado a incontrare il mio respiro".

Michelangelo Cammarata


Sr. Mimica Oblak FMA - mimica.ax@yahoo.com