Omelia (27-02-2025) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Sir 5,1-10 Come vivere questa Parola? "Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno". La lettura del libro del Siracide che stiamo leggendo in questi giorni, anticipa l'ammonimento di Gesù sulla vigilanza e conferma quanto Gesù stesso dice nel vangelo di Luca: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (Lc 19,9) e ancora "Oggi si è adempiuta la Scrittura" (Lc 4,21). L'oggi non è soltanto una nota cronologica: si prolunga nel tempo della Chiesa. Il tempo messianico è in svolgimento, e il nostro tempo è l'oggi di Dio. Quando Gesù dice ‘oggi', sta dicendo ‘sempre'! Ogni giorno per noi è quest'oggi, l'oggi di Dio. Dunque: "Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno". Oggi è il giorno della salvezza. Non rimandiamo sempre a domani per pigrizia, per paura, per superficiale ottimismo. Non siamo così presuntuosi nei confronti delle nostre forze e della misericordia di Dio illudendoci che tanto c'è un domani! La propria conversione non va rimandata o dilazionata, perché nessuno è sicuro di se stesso. Oggi, dunque, scelgo di cambiare nella certezza che Dio mi ama per primo: così potrò nell'oggi chiedere perdono a chi ho offeso o tradito. Oggi ridico a quella persona "ti voglio bene", Oggi posso prendermi cura di tutti coloro che mi vivono accanto. L'anno di grazia che stiamo vivendo, l'anno giubilare, ci aiuta ad essere più consapevoli del fatto che abbiamo bisogno di conversione e siamo chiamati a vivere pienamente da Figli del Padre quindi da fratelli.
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