Omelia (02-03-2025)
padre Paul Devreux


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?
Discorso logico, che Gesù fa per dirci di stare attenti a non seguire falsi maestri e a non spacciarci per maestri se non lo siamo.
Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Sembra riferirsi a quando Pietro, da buon cieco, prova a spiegare a Gesù che non deve parlare della sua passione e Gesù è costretto a dirgli di seguirlo senza provare ad invertire i ruoli. Anche io devo sempre evitare la tentazione di provare a spiegare a Dio cosa dovrebbe fare; mi sento ridicolo quando lo faccio.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. Anche questa è una bella proposta, ma come faccio a sapere di avere una trave nell'occhio? La via maestra è quella di ascoltare gli altri mettendoli in condizione di potermi dire la verità, anche se scomoda. Ma Gesù ci dà altre dritte per aiutarci a vederlo.
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. Questo è un grosso aiuto per capire se sono sulla strada giusta o cattiva. Sono contento di ciò che faccio? Vedo risultati positivi o no?
L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda». Tutti discorsi sapienziali, di buon senso. Ma perché Gesù ce li fa? Sapendo che ha a cuore la nostra felicità, vuole aiutarci a conoscerci, a fare da noi stessi un bilancio della nostra vita per poi fare scelte sempre più buone.
Certamente se parla di persone che hanno una trave nell'occhio e giudicano gli altri, è segno che ne ha incontrato qualcuno, e forse anche io sono così. Ma come mai vedo così facilmente i difetti degli altri e non i miei? Sono sempre pronto a pretendere che gli altri cambino; ma io, sono disposto a cambiare? Solo se mi sento amato e perdonato, altrimenti mi metto sulla difensiva. E se questo è vero per me, è vero anche per gli altri. Se desidero aiutare un fratello ad aprire gli occhi, prima devo amarlo e perdonarlo, come Dio, tante volte fa con me, e lo fanno anche tante persone. Signore aiutami a vederlo e a ricordarmelo sempre. Questo ci aiuta ad essere misericordiosi come è il Padre celeste con noi.
Buona domenica.