Omelia (09-03-2025) |
don Michele Cerutti |
Da che parte stare? Uno scrittore inglese C.S. Lewis nella sua opera Lettere di Berlicche dice: «Ci sono due errori uguali ed opposti nei quali la nostra razza può cadere a riguardo dei diavoli. Uno è non credere alla loro esistenza. L'altro è crederci, e nutrire un eccessivo e insano interesse in essi. Loro stessi sono ugualmente compiaciuti da ambedue gli errori e salutano un materialista o un mago con lo stesso piacere.» Sono i due estremi in cui possiamo trovarci. Tra alcune accuse che vengono rivolte a volte ai presbiteri è quello di parlare poco del diavolo. La Quaresima, nella sua I domenica, ci mette in relazione con il tema del male e ci chiede di affrontare la questione. Questa accusa mi fa però dire che a furia di parlare del divisore e quindi di ciò che è brutto si rischia di mettere in secondo piano il vincitore Cristo. Non possiamo parlare di colui che è stato sconfitto eclissando chi invece ha vinto. Gesù con la sua morte e risurrezione ha scacciato il male e questo è incatenato. Certo se sappiamo che un cane è rinchiuso dobbiamo evitare di entrare nella gabbia perché questo alla fine ci sbrana. Quindi quello che mi piace mettere in evidenza in questa I domenica del cammino quaresimale è proprio questo il diavolo davanti a Gesù è costretto a scappare. Noi crediamo in Cristo non perché abbiamo paura di Satana, ma perché per l'amore di Gesù siamo stati conquistati. Quindi spettacolarizzare gli esorcismi e vedo reel sui social di queste pratiche, sia abbastanza controproducente perché da un lato si crea un fenomeno da baracconi, dall'altro si favorisce una fede che diventa superstiziosa. Gesù ci insegna oggi come comportarsi con il demonio ovvero non si entra in dialogo assolutamente, ma si vince con la Parola di Dio. In tre momenti il menzognero provoca Gesù e per tre volte questi risponde con i versetti della Scrittura. Carissimi, solo con la preghiera autentica fatta di Parola di Dio, con la carità e il digiuno combattiamo il male. Gesù dopo il Battesimo nel fiume Giordano viene condotto nel deserto per essere tentato da Satana e poter comprendere meglio la propria missione che è liberarci dal male. Lo incontrerà altre volte nel corso del suo ministero e lo combatterà definitivamente sul Golgotha, scendendo agli inferi per liberare gli antichi padri e nel giorno di Pasqua quando possiamo dire al mondo che è Risorto. Ora sta davanti a noi un congruo periodo per misurarci con le tentazioni a fronte di un maggior impegno richiesto sapendo che non dobbiamo avere paura Gesù ha vinto e il demonio è rimasto fregato. A noi spetta decidere stare con il vincitore o accodarci dietro allo sconfitto. |