Omelia (09-03-2025)
don Giacomo Falco Brini
Satana svia

Parte il tempo di quaresima, si va con Gesù nel deserto. L'"ouverture" del vangelo ci ricorda che è lo Spirito Santo che spinge ad andarci. Forse un primo segnale di sano allarme, ancora prima di affrontare il tema delle tentazioni, va rinvenuto nella sazietà di una vita che ci impedisce di ascoltare le mozioni dello Spirito. Lo Spirito infatti, ti fa sempre cercare un deserto dove poter sondare il cuore, laddove avvengono eventi importanti, dove si giocano le nostre decisioni fondamentali, dove si fa la verità per dire a sé stessi da che parte si vuol stare. Se in questo tempo propizio non avverto il bisogno di fermarmi, per rientrare in me stesso ed ascoltare i messaggi che vengono dal profondo, allora le riflessioni successive circa le tentazioni di Cristo rischiano di non aver alcun impatto sulla vita interiore, né indurranno a intraprendere un serio cammino spirituale. Patti chiari amicizia lunga. Un autentico cammino spirituale fa conoscere la voce del tentatore, per conoscere meglio se stessi e il Signore. Per essere, come da esortazione udita domenica scorsa, discepoli ben preparati come il proprio Maestro.
Satana si avvicina a Gesù dopo un lungo digiuno. E la 1a proposta che gli consegna giunge nell'esatto momento in cui ebbe fame. Soffrire la fame non è una bella cosa, l'uomo ha bisogno anche del pane materiale per vivere. Ma il nocciolo della tentazione non sta tanto nella ricerca del cibo in sé stessa, ma nel suggerire di cercare la risposta ai bisogni materiali nella stessa vocazione messianica: se tu sei il Figlio di Dio. Cioè: tu appartieni al divino, sei l'eletto, dunque ti puoi permettere di soddisfare ogni tipo di fame e in qualsiasi modo, persino dicendo a questa pietra che diventi pane. Insomma, approfitta del tuo potere, della tua autorevolezza, del tuo status quo, per rispondere ai tuoi bisogni più essenziali, che male c'è? Risposta di Gesù con la parola di Dio: non di solo pane vivrà l'uomo. La sorgente della vita non sta nel pane, anche se questo è essenziale per una vita umana. La sorgente è nella parola di Dio. La 2a proposta satanica suggerita a Gesù è tipica di coloro che sono affascinati dal potere e dall'avere sempre di più, in genere persone "altolocate". E difatti il diavolo condusse in alto il Signore per mostrargli una panoramica inebriante del suo regno e convincerlo a prostrarsi davanti a lui, con la promessa di renderlo partecipe di tutto. Ma a Gesù non interessa avere e potere di più sugli altri, perché suo Padre non è così con gli altri: perciò, rispondendo sempre con la parola di Dio, ricorda al nemico che c'è un solo Dio a cui si rende adorazione, il suo amatissimo Padre, che ora è anche Padre nostro.
La 3a proposta diabolica è quella più sottile. Probabilmente per questo Luca, a differenza di Matteo, la colloca come l'ultima, quasi a far emergere una progressione della menzogna nelle tentazioni. Notate come al diavolo piace portare le persone in alto, sempre al vertice di qualcosa: lo pose sul punto più alto del tempio. Però questa volta l'ambiente è quello religioso. E qui, visto che Gesù ha sempre risposto contrapponendo la parola di Dio alle sue proposte, il nemico si esibisce in una astuta, menzognera "performance" teologica. Non a caso prende il salmo 90, presente nella liturgia della parola di questa prima domenica di quaresima. E cita quei versetti che ricordano l'assistenza divina assicurata all'uomo che si affida a Dio. Dio assiste sempre l'uomo che confida in lui, figuriamoci te che sei suo Figlio, il Messia da Lui inviato! Qui ci vuole un colpo di scena: mostrati per quello che sei, buttati giù da questo tempio così confermerai quanto è scritto nel salmo e tutti sapranno che sei proprio tu il prescelto che si fida solo della parola di Dio! Ma Gesù smaschera anche questa tentazione. È anche scritto: non metterai alla prova il Signore tuo Dio. A Dio si ricorre nella prova, ma non lo si mette alla prova, perché di Lui ci si fida. Diversamente ci mettiamo al suo posto, e possiamo arrivare persino a manipolare la sua parola per i nostri tornaconti, come satana ha fatto con il salmo 90. Riassumendo: come satana ha tentato nostro Signore per fargli battere una strada diversa per vivere la propria vocazione e missione, così lavora anche oggi per tentare il suo discepolo con lo stesso obiettivo: offrirgli una strada diversa da quella percorsa dal Maestro, dove non l'amore e il servizio, ma il potere, il possedere, l'apparire e l'aver successo possano conquistarlo e distoglierlo dalla sua sequela. A noi scegliere ogni giorno, da che parte stare e su quale strada continuare a camminare.