Omelia (25-03-2025)
don Andrea Varliero
Oggi è il primo giorno

Oggi è l'inizio del tempo. In un tempo antico l'anno terminava a dicembre e iniziava a marzo. I mesi invernali erano scanditi unicamente dal freddo, dalla fame e dalla neve. Solo successivamente fu indicato il mese a due facce, come il Dio giano, gennaio, bifronte che guarda il passato e guarda avanti. Solo successivamente fu indicato il mese della febbre, una febbre vitale per rinsavire la natura a rinascere, febbraio. Così, il 25 marzo è il primo dei giorni, l'inizio del tempo. Oggi, 25 marzo, Venezia festeggia il giorno della sua nascita. Al cuore della città il ponte di Rialto: non solo un capolavoro architettonico, ma soprattutto un monumento teologico. Da una parte un angelo, dall'altra Maria: Rialto è il ponte dell'Annunciazione. Tutta Venezia ha il suo baricentro nell'Annunciazione, un ponte tra Dio e l'uomo, tra la Parola e il corpo. Oggi, 25 marzo, inizia il viaggio di Dante, per ritrovarsi, il primo passo della Commedia. Oggi, 25 marzo, Firenze celebra il giorno della sua nascita. La città fiorentina è urbanisticamente strutturata sull'Annunciazione, la basilica dell'Annunciata come architrave alla città madre dell'umanesimo. Senza l'Annunciazione non comprendiamo né l'Umanesimo né il Rinascimento, quell'intuizione dell'uomo misura del mondo nasce oggi, da qui. L'Annunciazione non è una stanza intima alla fede, ma profezia, parola prima della civiltà che abitiamo. Oggi prende carne una civiltà, fiorisce una parola nuova. Gioisci, non avere paura, tu sarai madre, eccomi. Dio entra come gioia, Dio non ha nulla a che fare con il buio della paura. Tu sarai madre: è detto a lei, ed è detto a noi. Noi madri di Dio, noi corpo, presenza, possibilità di una Parola che si fa carne. Nel bellissimo santuario di Este dedicato all'abitata dalla Grazia, l'altare è custodito da due statue: da una parte un angelo, dall'altra Maria. L'evento dell'Annunciazione si ripete ad ogni Eucarestia, su ogni tovaglia di altare. Il pane si fa corpo, e noi grembo per accoglierlo. Dio incontra l'uomo nel grembo di una donna. Eccomi, prima parola di una nuova civiltà. Non mi nascondo, non ho paura. Sono davanti al sorriso e alla carezza, sono madre di Dio. Oggi, 25 marzo, Annunciazione: una possibilità che da soli non possiamo darci, la possibilità che Dio e l'uomo si incontrino. Civiltà dell'Annunciazione